Solidarietà ai compagni di Padova!

figo

 

Sento di esprimere tutta la mia solidarietà agli amici e compagni -fra i pochi che sento e chiamo tali- del Malacoda di Padova, che a seguito del purtroppo fallito tentativo di occupazione di qualche giorno fa si sono trovati a dover affrontare tutta la “benevolenza” sia dei birri in divisa con ben cinque fogli di via, che di quelli in camicia rossa appollaiati nella Marzolo Occupata.

Questo è quello che capita quando si decide di agire individualmente al di fuori delle leggi del potere e delle benedizioni dei “segretariati” di movimento, liberi dai lacci e lacciuoli con i quali i politicanti di mestiere e quelli da “grande famiglia” tentano in ogni istante di serrarci i polsi. E’ così, è risaputo, non piangiamo all’aggressione, così come non lo fanno i compagni padovani. Per chi non sapesse cos’è successo spiego brevemente: A seguito dello sgombero di un appartamento appena occupato (azione che appunto è costata cinque fogli di via) i compagni si sono recati alla Marzolo Occupata, nella quale non solo non sono stati fatti entrare, ma dalla quale sono stati allontanati con la forza, il tutto perché sembra che occupare una casa senza interpellare i professionisti della detta pratica (leggasi movimento di lotta per la casa) sia una cosa poco gradita…e sia!

Conosco i compagni di Padova, so che non sarà un’occupazione andata male, non saranno i fogli di via, non sarà il fascismo rosso a placare la loro sete di libertà.

Il fatto però, già di per sé grave, lo è ancora di più se si inserisce in un quadro generale nel quale si evidenzia la tendenza più che acclarata nei così detti “movimenti”, che vedono ogni impulso di libera scelta individuale o di critica come un pericoloso attentato all’identità di quel soggetto collettivo chiamato appunto “movimento” che nei suoi accenti “migliori” è riformista, autoritario, avvizzito dal politicantismo. Ma in tutto questo piattume in salsa rosa, dove comunisti, anarchici, grillini e chi più ne ha più ne metta contribuiscono a creare un pantano in cui le aspirazioni di rivolta perdono vigore, si indeboliscono, fino a smarrire il senso di sé esistono e insistono ancora delle scintille iconoclaste che sono forse poche, ma che quando scoccano provocano un incendio che si può scorgere a chilometri di distanza. So che una di queste si agita fra le strade Padovane. Un abbraccio ai ribelli del Malacoda, ci vediamo presto! Per L’Anarchia, per l’Individuo, contro ogni autorità!

M.