E’ CREPATO UN BOIA DI STATO MAURIZIO LAUDI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

L’ASSASSINO DI SOLE E BALENO SU MANDATO DELLO STATO ITALIANO E’ SCHIATTATO DI INFARTO A 61 ANNI.

Aveva
cominciato come magistrato rampicante di sinistra in Magistratura
Democratica. Negli anni ’70 insieme a Caselli, Violante, Giordana e
Vigna aveva costituito il pull dei carrieristi di sinistra che
all’interno di uno stato democratico, democristiano e sottomesso agli
americani -che continuava sfacciatamente il fascismo- dovevano
dimostrare, per arrampicare, di essere più forcaioli dei fascisti.

Lui aveva costruito l’infame Patrizio Peci delle BR e l’infame Roberto Sandalo di Prima Linea.

I suoi nuovi sistemi di indagine erano quelli degli inquisitori nazisti, fascisti e stalinisti.

Per
tutti valga la vicenda dell’eliminazione di Giorgio Soldati di Prima
Linea, che catturato con l’arma in pugno, aveva rifiutato di
collaborare fattivamente. Per terrorizzarlo o per punirlo Laudi lo
destina al reparto “irriducibili” del supercarcere di Cuneo, facendo
spargere dai suoi collaboratori la voce che fosse un traditore e che
“se la fosse cantata”.

Giorgio Soldati fu strangolato nelle docce del carcere di Cuneo dai suoi compagni.

Questi i “metodi” di indagine utilizzati dal procuratore Maurizio Laudi.

Rimasto
tagliato fuori dal vertiginoso progredire in carriera dei suoi compagni
di Magistratura Democratica, riemerge dall’anonimità, di grigio
mandante di lugubri quanto atroci assassini, solo negli anni ’90.

Fortemente
stimolato dai ROS dei carabinieri, con il cui “deviatissimo” servizio
segreto (SISMI) era in rapporti di dipendenza, sotto la protezione del
procuratore generale Maddalena, imbastisce una sgangherata montatura
contro: Sole, Silvano e Baleno tre anarchici occupanti della “casa” di
Collegno, contro il nascente movimento NO TAV, contro gli squat di
Torino.

Ricordiamo ancora le sue ridicole dichiarazioni amplificate dai media completamente asserviti.

Infatti
la sua resterà nota come la montatura delle “Prove Granitiche”. Che si
sgretolarono appena uscite dal giro protettivo degli amichetti del bar
del Palazzo di Giustizia di Torino.

La
sua montatura crollò in Cassazione (ai ROS bastava così). Ma intanto
Sole e Baleno, sepolti da una montagna di accuse da ergastolo erano
morti – suicidati dallo Stato – impiccati in regime di detenzione.
Intanto Silvano Pelissero, unico sopravvissuto aveva scontato
gratuitamente 4 anni di galera. Non potevano assolvere completamente
anche lui, bisognava salvare la faccia a Sbirri e Magistrati.

Ma
anche dopo la sentenza definitiva, a Laudi i media concessero ancora
ampio spazio per i suoi sfoghi stizziti dove affermava che Silvano
fosse un pericoloso terrorista.

Infine
il nostro simpatico procuratore arrivò a dichiarare: “NON MI SENTO PER
NULLA RESPONSABILE DELLA TRAGEDIA CHE HA COLPITO QUESTI DUE GIOVANI
CONTINUO A FARE IL MIO LAVORO AL MEGLIO…”.

Nonostante
l’infelice conclusione di questo processo che sconvolse tutta Italia,
Laudi e tutti gli scagnozzi della Magistratura e degli Sbirri, furono
promossi dallo Stato mandante. Così potemmo assistere alla sua nomina a
Procuratore Capo di Asti, mentre il suo protettore Maddalena rimaneva
saldamente abbarbicato alla Procura Generale di Torino.

Laudi
da anni “indagava” sui sabotaggi o presunti tali in val Susa. Intanto
percorreva le scuole della valle con il complice maresciallo Tessari di
Susa detto “Tex”, emissario dei Servizi, a spiegare cosa fosse il
Terrorismo, loro la sapevano lunga.

Per
rilanciare la sua immagine, utilizzarono il processo mediatico dei
“Sassi dal viadotto” di Tortona. Non erano le BR, non era Prima Linea,
ma anche qui Laudi riusci a fabbricare un pentito.

Giudice
sportivo per 12 anni, si sputtanò perché, al telefono, pietiva i
biglietti gratis per vedere la Juventus, al compianto Luciano Moggi.

Cadde
in disgrazia e scomparve momentaneamente dallo schermo dal quale ci
affliggeva, ma lo sostituì , per un breve periodo il suo caro amico
Maddalena.

Poi il premio finale dello Stato: la Procura Generale di Asti.

Vista
la sua ripugnante carriera il procuratore Laudi ha tirato le cuoia
sotto scorta, che, come ai bei tempi degli “anni di piombo”, non aveva
mai cessato di seguirlo da quando nel ’98 aveva fatto morire Sole e
Baleno.

Gli
anarchici, che come è noto non hanno rispetto di niente e di nessuno –
neanche della morte – ricordano che chi è stato un porco in vita non si
riabilita morendo.


Fenix, Osservatorio Astronomico contro la repressione per Torino Squatter