Pieve di Cento – Nuovo caso di brutalità poliziesca e querela madre di Aldrovandi

Pieve di Cento (Bo) – Nuovo caso di
brutalità poliziesca

Avevamo appena finito di scrivere
dell’episodio dei ragazzi
picchiati nella caserma di Via del Campo
dei Carabinieri di
Ferrara, quando un nuovo caso si va ad aggiungere alle decine e decine
di consimili che vedono i solerti paladini in uniforme accanirsi sui
corpi di coloro che, di volta in volta, capitano sotto le loro mani
pruriginose.

Questa volta è toccato ad un trentenne della
provincia di Bologna, che il pomeriggio del 24 marzo scorso (2010)  si è
trovato a dover subire le malevoli attenzioni dei “valorosi” di turno,
stavolta rappresentati degnamente dagli agenti della polizia municipale
operante a Pieve di Cento, piccola località in provincia di Bologna ma
la cui competenza territoriale appartiene alla procura di Ferrara.

Il
ragazzo, percorrendo una strada da Cento (Fe) in direzione Pieve di
Cento, veniva inseguito da una macchina dei Vigili della polizia
municipale della stazione Reno-Galliera di San Giorgio di Piano (BO),
competente per zona; una volta fermato, secondo il racconto dello
stesso, veniva minacciato da uno dei vigili con una pistola puntata alla
testa per poi essere trasportato al comando, giustificando l’atto con
il rifiuto di sottoporsi all’etilometro e con il solito abusato reato di
resistenza e lesioni (i “poveri” agenti si sono fatti refertare
prognosi di 3 giorni per irreparabili danni ai polsi).

Una volta
in caserma, denudato e perquisito, sarebbero iniziati gli insulti, le
minacce e le botte, documentate poi dallo stesso ragazzo per mezzo di
foto che mostrano in maniera eloquente un grosso livido al costato ed
altri su braccia ed altre parti del corpo.

La vicenda è arrivata
alla procura ferrarese, che ha indagato per minacce e lesioni due agenti
e che visionerà le immagini video delle telecamere posizionate nel
comando dei vigili.

Questo il racconto dell’avvocato del ragazzo:

“(…)
è stato sottoposto a perquisizione personale e dell’auto senza poter
chiamare un avvocato e senza che gli venisse rilasciato un verbale, è
stato picchiato a mani nude e il medico legale ha confermato la
compatibilità delle lesioni (lividi al collo, braccia e ad un fianco)
con il suo racconto”.

Il legale che assiste gli agenti della
polizia municipale è invece Alberto Bova, in passato già difensore di
altri servi in divisa accusati di abusi.
 



FERRARA: QUERELATA LA MAMMA DI ALDRO.

Intanto
è di questi giorni la notizia
di un’ennesima querela, per dichiarazioni rilasciate ad alcuni giornali
ritenute diffamatorie, contro la mamma di Federico Aldrovandi,
presentata da tre dei quattro poliziotti condannati in primo grado per
la responsabilità diretta nella morte del diciottenne ferrarese (i tre
querelanti sono Enzo Pontani, Monica Segatto e Luca Pollastri).

Altre
intimidazioni sotto forma di querele erano giunte, in passato, alla
famiglia e agli amici di Aldro, sempre da parte di poliziotti e
dirigenti della Questura estense.

 

anarchici
ferraresi

Anche la Toscana avra’ un cie entro l’ anno

Maroni lo ha annunciato in un question
time alla Camera

(ANSA) – ROMA, 26 MAG – Entro la fine dell’anno
si avvieranno i lavori per quattro nuovi Centri di identificazione ed
espulsione in Veneto, Toscana, Marche e Campania.

Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso del
question time alla Camera, sottolineando che l’obiettivo del governo e’
quello di realizzare un Cie in ogni regione italiana entro la fine della
legislatura. Per un contrasto adeguato all’immigrazione clandestina
”occorre potenziare i Cie”, ha detto Maroni.

(ANSA).