Nottingham – Attaccata stazione di polizia [comunicato]

fonte: 325.nostate.net – da Culmine trad. cenere

La scorsa notte poco dopo la mezzanotte la stazione di polizia in Wollaton Road, Nottingham, è stata attaccata con recipienti di vetro pieno di vernice nera. Abbiamo mandato questo bacio d’amore a Jock Palfreeman e a tutti quelli che hanno preso parte alla eterna lotta contro il dominio per le strade di Londra in questo weekend.

Abbiamo scelto il nostro obiettivo per sottolineare la fragilità e la debolezza dello stato. Se la loro prima linea di difesa può essere colpita con tanta facilità allora potranno svilupparsi delle crepe nello status quo che inizierà a sanguinare. Consideriamo i poliziotti come guardie di sicurezza dei capitalisti, protettori della proprietà, i quali rafforzano la supremazia bianca e il controllo statale. Con questa azione mostriamo la loro incapacità di proteggersi.

Le cose peggiorano, così come le divisioni tra i capitalisti e il resto diventano più profonde e più trincerate mentre il fascismo insito in ogni forza di polizia diventerà sempre più evidente. Sarà dunque il caso che diventi molto importante per noi sapere nei nostri piccoli e arrabbiati cuori di ribelli che possiamo colpire ogni volta che scegliamo di farlo.

Nel fare ciò non abbiamo mai alterato lo stato di cose, ma non abbiamo mai alterato la forza e la decisione con la quali ci prepariamo per la guerra sociale.

L’amore nei nostri cuori è offerto con questa azione a Jock Palfreeman imprigionato dallo stato bulgaro per essersi rifiutato di tirarsi indietro dinnanzi al razzismo e al fascismo. Inoltre ai 14 anarchici cileni al momento in sciopero della fame, catturati fisicamente dal complesso industriale carcerario, ma ancora liberi nei loro cuori e forti nella loro resistenza. Non lasceremo che vengano dimenticati.

Infine a quelli che si sono ribellati contro il controllo statale per le vie di Londra, gli amanti dei vestiti neri e i combattenti che si adoperano per liberarsi. Solidarietà agli arrestati di sabato.

Non perché sono innocenti.

Non perché sono pacifici.

Ma perché sono compagni.

Petty Vandals


Comunicato in lingua originale:

“Last night just after midnight police station on Wollaton Road, Nottingham was attacked with glass jars filled with black paint. We send this loving kiss to Jock Palfreeman and all those who represented for the eternal struggle against domination on the streets of London this weekend.

We chose our target to emphasise the fragility and weakness of the state. If their first line of defence can be hurt with such ease then cracks in the status quo will grow and begin to bleed. We view the cops as the security guards of capitalists, protecting property, reinforcing white supremacy and state control. With this action we show their inability to protect themselves.

As things get worse, as the divisions between the capitalists and the rest become deeper and more entrenched the fascism inherent in any police force will become ever more clear. As this become the case it will be important for us to know in our angry little hoodlum hearts that we can strike back whenever we choose to.

In doing this we did not forever alter the state of things, but we did forever alter the strength and resolve within ourselves as we prepare for all out social war.

The love in our hearts is offered up with this action to Jock Palfreeman imprisoned by the Bulgarian arm of state power for refusing to cower in the face of racism and fascism. Also to the 14 Chilean anarchists currently on hunger strike, physically captured by the industrial prison complex, but still free in their hearts and strong in their resistance. We won’t let them be forgotten.

Finally to those who rebelled against state control on the streets of London, those black clad lovers and fighters who strove to liberate themselves. Solidarity to those who were arrested on Saturday.

Not because they’re innocent.

Not because they’re peaceful.

But because they’re comrades.”

Migranti – 13 nuovi Cie in caserme dismesse

fonte: la repubblica

Quello di Manduria (Taranto) sarà il primo Centro di Identificazione ed Espulsione, perché è quello che si trova nelle condizioni più adatte. L’annuncio del sottosegretario all’Interno, il quale ha aggiunto di sperare che i clandestini vengano restituiti alla Tunisia per ripristinare il meccanismo di controllo.

ROMA – “Sull’intero territorio nazionale sono previsti 13 nuovi Centri di identificazione ed espulsione (Cie), con caratteristiche di provvisorietà. Saranno realizzati in siti militari dismessi e messi a disposizione dal ministero della Difesa. Probabilmente, quello di Manduria (Taranto) sarà il primo, perché è quello che si trova nelle condizioni più adatte per un ripristino rapido”. Lo ha annunciato stamattina a Bari il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, parlando con i giornalisti.

Solo per migranti irregolari. “I Centri di identificazione e di espulsione – ha spiegato – cioè quei centri che riguardano i migranti irregolari, sono oltre ogni limite di presenze e ne servono degli altri, che hanno le caratteristiche della provvisorietà perché ci auguriamo che i controlli riprendano dalla Tunisia. Questi centri – ha aggiunto – sono frutto in questo momento di una verifica e abbiamo chiesto la disponibilità al ministero della Difesa, il quale – ha aggiunto il sottosegretario – ci ha indicato13 luoghi, tra questi c’è anche quello collocato a cinque chilometri da Manduria”.

Nel minor tempo possibile. “E’ un sito – ha sottolineato Mantovano – che sarà allestito in condizioni di assoluta sicurezza, con una recinzione, con un contingente di poliziotti e di carabinieri adeguato e aggiuntivo. Quindi – ha aggiunto – il territorio non sarà sguarnito nelle sue esigenze di sicurezza per questo centro.

E diventerà operativo non appena saranno effettuati i sopralluoghi e i lavori necessari. Tutto questo speriamo di contenerlo nel minor tempo possibile, nel tempo che sarà impiegato per restituire i clandestini alla Tunisia e per ripristinare il meccanismo di controllo”.

Ma per i richiedenti asilo… “Totalmente diverso è il discorso per i richiedenti asilo, per i quali c’è quel percorso concordato con le Regioni, con i Comuni e con le Provincie che fa immaginare una ripartizione equa – ha ricordato Mantovano – in tutto il territorio nazionale. Quello dei richiedenti asilo è un discorso di prospettiva, che adesso prepara il terreno per ciò che dovesse arrivare dalla Libia, una volta che in Libia si attenuerà il conflitto e che certamente vedrà la Puglia meno gravata rispetto ad altre Regioni, perché – ha concluso l’esponente del governo – in Puglia, già da tempo esistono 3 Cara, 2 Cie e in più adesso ci sarà questa diponibilità di Manduria, che forse ospiterà qualche centinaio di clandestini”.