Repressione – Ancora sulla digos di Torino a caccia di informazioni

Anche in merito a quanto raccontato dal compagno milanese volevo segnalare che un paio di settimane fa, tornando dalla cena dell’Asilo Occupato, sono stato fermato dalla digos alla stazione torinese di Porta Nuova. I questurini senza farmi troppe domande mi hanno requisito telefono e zaino e mi hanno fatto salire su una volante e portato in questura, vedendomi anche negata la possibilità di chiamare il mio avvocato. Sono stato rilasciato dopo un’ora e mezza, dopo essere stato fotografato, analizzato, prese le impronte digitali. Non mi hanno lasciato nessun foglio, e nei giorni successivi mi sono accorto anche di alcune mancanze dallo zaino che per un’ora e mezza mi è stato sequestrato. Sottolineo come, al momento del fermo, io non stessi facendo altro che uscire da un tram. Questo è quanto, spero, credo renda bene l’idea del clima che si respira a Torino.

Giulio

Ferrara: Iniziato processo contro tre compagni

E’ iniziato a Ferrara il processo contro tre compagni anarchici, Alessandro, Francesco e Madda, per l’occupazione della sede estense del quotidiano “Il Resto del Carlino”. Nel tardo pomeriggio del 15 febbraio 2010, alcuni solidali si erano intrufolati negli uffici del giornalaccio per srotolare uno striscione e raccontare al megafono quanto avvenuto ad alcuni compagni antifascisti che, due giorni prima, erano stati caricati e fermati nel tentativo di impedire la sfilata di Fiamma Tricolore a Rovereto. Il 27 novembre 2013 si è svolta l’udienza filtro, il processo riprenderà a febbraio 2014.

 

NO TAV: PRESENZE ALIENE A MILANO

Premessa: sono imputato nel “processone NoTav” di Torino per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio, e  per altri procedimenti a mio carico sono sottoposto a obbligo di firma e di dimora a Milano. Pertanto ogni qualvolta ritengo opportuno presenziare alle udienze nell’aula bunker delle Vallette sono costretto a richiedere l’autorizzazione a lasciare il comune di residenza.

Sabato 23 novembre sono andato a firmare al commissariato di zona. In questa circostanza un agente mi consegna l’autorizzazione di cui sopra, graffettata insieme a un invito, emesso dalla Digos di Milano, a presentarmi in questura per il successivo mercoledì. La cosa non mi stupisce, dal momento che anche in passato alla mia richiesta era seguita analoga convocazione. Continue reading