LECCE:NASCE IL BINARIO 68 OCCUPATO – 4-mar.

Vogliamo tutto, riappropriamoci degli spazi – Quando la vita diventa ogni giorno piú misera e di fronte a se non si vede nient’altro che marginalizzazione ed esclusione, l’unica via percorribile é quella del conflitto permanente. Questi sistema reprime, lasciando morire spazi liberi e inutilizzati. Vogliamo che la cittá diventi un luogo aperto in cui a telecamere, sbirri, movida e turismo si sostituiscano socialitá, lo stare insieme e la gioia spontanea. Ecco perché abbiamo deciso di riprenderci un posto in disuso da anni, senza dover chiedere autorizzazione alle istituzioni e senza scendere a compromessi con esse; rifiutando in questo modo ogni tipo di autorità, esponendosi in prima persona, praticando l’autogestione dal basso. Attraverso la pratica dell’occupazione vogliamo esprimere una maniera diversa di intendere la vita ed rapporti umani, rompendo le logiche del profitto e della sopraffazione. In questo spazio vogliamo portare avanti tematiche di critica anticapitalistica ed antiautoritaria, organizzando lotte slegate da partiti e sindacati e supportando tutte quelle pratiche che in cittá sono diventate delle consuetudini radicate (sport popolare, cene sociali, cineforum, feste benefit, ciclofficina, biblioteca popolare, doposcuola per ragazzi, etc.). Noi con queste attivitá vogliamo far rivivere il quartiere attraverso la solidarietá ed il mutuo appoggio. Questi sono dunque alcuni dei motivi che ci hanno portato ad occupare, sicuri che in questo periodo storico (come anche in passato) sia una cosa giusta da praticare. BINARIO 68 OCCUPATO (Via Birago 68c)

Cile: José Miguel Sánchez Jiménez ritorna libero dopo 20 anni

Cile: José Miguel Sánchez Jiménez ritorna libero dopo 20 anni

Dopo circa 20 anni in carcere, la notte del 27 Febbraio 2014 il compagno José Miguel Sánchez Jiménez ha finito di scontare la condanna impostagli dal potere. Verso la mezzanotte del 28 Febbraio, alcuni familiari e compagni di José Miguel si sono recati alla Ex-Penitenciaria, in Santiago, per accoglierlo nuovamente in strada. Cosi con striscioni, volantini, petardi e grida per ricordare gli/le altri/e prigionieri/e rivoluzionari/e, José Miguel ha lasciato il centro di sterminio a testa e pugno alto. Tra abbracci e saluti, la giornata è terminata senza arresti e con diverbi con i carcerieri.

Non dimentichiamo Marcelo Villarroel, Juan Aliste Vega, Carlos Gutierrez Quiduleo, Freddy Fuentevilla, Hans Niemeyer, Tamara Sol Vergara e tutti i prigionieri rivoluzionari, sovversivi e autonomi.

A rivederci nelle strade:
Saluti e affetto per José Miguel Sánchez, di nuovo libero!