Oreste Ristori: Le corbellerie del collettivismo

A seguito del triste siparietto che si consumerà oggi in Empoli sulla memoria dell’Anarchico Oreste Ristori, sputtanato a fianco di sindaci, sindacalisti e altre amene figure, pubblico volentieri questo desto del nostro, apparso in rete sul sito di Finimondo:

Data la babilonia infernale che impera intorno alle varie tendenze del socialismo di Stato ed al partito in cui esse s’incarnano, non sarà affatto inutile, credo, ch’io spenda un po’ di tempo in proposito, affinché il pubblico — che bene grosso — cessi di essere turlupinato e possa formarsi un esatto concetto di ciò che armeggia e vuole la social-democrazia.

Premetto, anzitutto, che non farò la critica agli uomini di questo partito; non prenderò di mira nessuna personalità; non sorprenderò l’individuo nelle sue attitudini enigmatiche, nella sua anfibiosità. L’uomo — come uomo — può errare, tergiversare, cambiar maschera e colore, secondo le circostanze, le necessità, e proclamare alternativamente buona e cattiva, giusta ed ingiusta una medesima cosa. Togliere a pretesto l’attitudine di un individuo per giudicare un intero partito, può essere un buon mezzo di turpe polemica o un buon espediente poliziesco; giammai onestà di discussione. Per questo, non seguirò il pettegolezzo linguacciuto che si fa intorno alle individualità. Buone o cattive che queste siano, passan qui inosservate.
È la collettività che deve esser discussa; sono i suoi desiderii, le sue speranze, le sue lotte, i suoi trionfi, le sue delusioni, che debbono essere evidenziati e ch’io farò passare per il caleidoscopio di una critica giusta e spassionata.

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Firenze – Ogni pretesto è buono: sulla militarizzazione degli spazi urbani

Segue il testo di un manifesto apparso a Firenze a proposito di militarizzazione:

Ogni pretesto è buono…

Mentre nei mari a sud della Sicilia il rovesciamento di un’ imbarcazione di immigrati provoca tra i 700 e 900 morti, la più grande tragedia degli ultimi anni (a detta dei media), nei giornali e sul web si scatena ovviamente il rigurgito dei politici e del papa in una sequela di opinioni, speculando sulla morte degli ennesimi clandestini in cerca di una vita migliore.
Si parla di nuovi modi e strategie da pianificare per impedire questo scempio. Chi parla di intesa fra parti politiche europee, dialogo e accordi con i paesi da cui partono le imbarcazioni per impedire che queste salpino. Un politologo americano, Edward Luttwar, suggerisce addirittura di mandare droni sulle coste libiche per distruggere i barconi che servono ai trafficanti di esseri umani. Basta buonismo, bombardate gli scafisti! Mentre da noi, in un paesino del nord Italia, un sindaco leghista si vanta di dormire abbracciato al suo fucile pronto a sparare contro i criminali stranieri, invogliando così i suoi fedeli elettori a prendere esempio da lui, e in un altro comune in provincia di Padova un altro sindaco, stavolta Pd, si oppone fermamente all’apertura di un centro d’accoglienza per profughi, raccogliendo consensi e complimenti tra le file leghiste. Continue reading