Le novità dai Cie di Roma e Torino. Racconti di retate. Il processo di Vanchiglia.

La piazza di Torino, le strade di Roma

Un bel pomeriggio di merda, questo pomeriggio a Porta Palazzo. Dalle
due in avanti poliziotti, vigili urbani ed alpini cominciano a girare
la piazza con una piccola colonna di mezzi. Ogni tanto i mezzi
inchiodano e le guardie scendono di corsa per fare irruzione in un bar,
o in un negozio, e caricare tutta la gente che trovano. Gente a caso,
ovviamente, con una sola caratteristica in comune: essere stranieri.
Alcuni li portano via senza neanche chieder loro i documenti, tanto al
Commissariato delle Porte Palatine ci sarà il tempo di identificare
tutti con calma e lontano da occhi indiscreti. Carichi umani prelevati
in piazza e poi scaricati in Commissariato: su e giù, per tutto il
pomeriggio. Ad un certo punto c’è qualche resistenza, e quattro alpini
saltano addosso ad un ragazzo di colore, riempiendolo di calci e
manganellate quando già è a terra. Sono contenti i militari: dopo un
anno passato a tenere a bada i propri nervi e far la faccia buona
finalmente possono scaldare un po’ i muscoli, dentro ai Cie e per le
strade.

Ascolta il racconto in diretta di un redattore di Radio Blackout, in
piazza durante la retata e il racconto di un abitante del quartiere su:
http://www.autistici.org/macerie/?p=20803

Oramai sono scene abituali, queste, a Torino. Ve ne abbiamo già raccontate in passato
e altre ve ne racconteremo in futuro. Vorremmo un giorno raccontarvi
anche episodi di resistenza, di gente che si mette in mezzo e che urla
«non è giusto!», di gente che riesce ad ostacolare almeno un po’ la
corsa oscena degli sgherri del Ministro. Ma questi episodi sono ancora
tutti da costruire, e la nostra stessa insistenza nel raccontarvi
controlli e retate è dovuta alla consapevolezza che siamo noi – noi che
scriviamo assieme a voi che ci leggete – a doverli costruire, insieme
alla gente che vive nei nostri quartieri. Ci poniamo il problema, e ve
lo giriamo: di sicuro fermi non si può stare.

E a questo proposito la redazione di Radio Blackout ha raccolto il
racconto di un rastrellamento avvenuto due giorni fa al Pigneto, nel
centro di Roma. Più che una retata, una spedizione punitiva dei
finanzieri contro i senegalesi del quartiere. Questa volta, però, ci
sono state delle reazioni, con urla dalle finestre contro gli agenti
scatenati e gente in strada e di fronte alla caserma. Non abbastanza,
ma qualcosa si muove. Ascoltate qua: http://www.autistici.org/macerie/?p=20803

 

Terzo giorno di sciopero a Torino

Anche a causa di una epidemia di influenza, questa mattina lo
sciopero della fame al Cie di Torino sembrava traballare, e solo una
sezione ha rifiutato il pranzo. La lotta ha però avuto una ripresa in
serata, quando nuovamente tutti i reclusi hanno rifiutato la cena. Il
motivo? Oggi tutto il Piemonte è passato al digitale terrestre e tutte
le tv del Cie, a parte ovviamente quella del Direttore, non prendono
più nessun canale nonostante le ripetute promesse di comprare decoder
per tutti. E allora sciopero.

Infine, dai giornali apprendiamo due notizie. La prima è che lunedì sera, mentre fuori dal Cie di Torino scoppiavano i fuochi d’artificio,
il Direttore del lager ha chiamato gli artificeri per far brillare una
cassetta degli attrezzi dimenticata da un idraulico sotto casa sua.
Evidentemente non dorme sonni tranquilli. La seconda notizia, ben più
interessante, è che il Direttore del Cie abita in corso Cosenza. Per
questa informazione, fino ad ora top secret, ringraziamo sentitamente Torino Cronaca.

 

Processo per il blocco stradale in Vanchiglia

Domani giovedì 8 ottobre alle ore 11.00 nell’aula 56 del tribunale
di Torino ci sarà l’ultima udienza del processo a due compagni
arrestati per il blocco stradale di corso Regina Margherita, il 15
gennaio dell’anno scorso nel quartiere Vanchiglia. Abbiamo tirato fuori
dai nostri archivi un volantino su quei fatti. E vi invitiamo a
partecipare all’udienza. Poi, ci si vede alla giornata contro la sorveglianza speciale, in largo Saluzzo a San Salvario, posticipata alle 12.30.

Leggi il testo del volantino su: http://www.autistici.org/macerie/?p=20793

 

Continua lo sciopero a Torino, nuovi racconti da Roma

Il secondo giorno di sciopero della fame al Cie di Torino
è iniziato presto, esattamente alle sei del mattino, con una
perquisizione della polizia che ha sequestrato accendini e lamette. I
reclusi raccontano anche di insulti e provocazioni. Nonostante
l’intimidazione, anche oggi hanno rifiutato il cibo tutte le donne e
tre quarti degli uomini, come ieri sera.

Ascolta il racconto della perquisizione:

http://www.autistici.org/macerie/wp-content/plugins/audio-player/player.swf

E proprio ieri sera, mentre diverse volanti di pattuglia attorno a
corso Brunelleschi erano intente a controllare i documenti a un gruppo
di antirazzisti, dall’altro lato in via Mazzarello è partita una serie
di fuochi d’artificio. Che coincidenza, avranno pensato i fermati, per
fortuna che a festeggiare lo sciopero ci ha pensato anche qualcun altro!

E sono arrivati, intanto, nuovi dettagli sul pestaggio di Roma
dell’altra sera. Al pestaggio nella camera di isolamento hanno
assistito almeno quattro dipendenti della Croce Rossa, che non hanno
mosso un dito per impedire le violenze. Insieme a loro era presente
anche un medico, una dottoressa che – al contrario dei crocerossini – 
si è messa ad urlare contro le guardie pregandole di fermarsi.
Continuano, poi, gli episodi di autolesionismo: in due, ieri sera, si
sono tagliati. Uno alla gola. Medicati nell’infermeria del Centro sono
stati riportati nelle gabbie.

Per finire sulla giornata romana, stanno circolando le dichiarazioni fatte all’uscita dal Centro dai quattro Consiglieri ragionali della sinistra
– Anna Pizzo, Enrico Fontana, Luisa Laurelli e Ivano Peduzzi – che
hanno visitato la struttura lunedì. In soldoni hanno raccontato che gli
operatori di Ponte Galeria smentiscono categoricamente ogni pestaggio e
che il vero problema del Centro sono i Consolati che non collaborano
per rendere i rimpatri abbastanza celeri e le Asl che si
ostinano a fornire i propri servizi con una lentezza incompatibile con
il ritmo delle deportazioni. Insomma, presenteranno una bella mozione
perché la Regione Lazio ci metta del suo per oliare un po’ gli
ingranaggi della macchina delle espulsioni e farla andare più veloce.
Insieme ai quattro, però, è entrata anche una giovane giornalista: ha
fatto tutta la visita con i politici e ha visto tutto quello che hanno
visto loro. A differenza loro, però, all’uscita non ha nascosto niente: oggi i reclusi le hanno telefonato per ringraziarla dell’onestà che ha dimostrato, ai consiglieri regionali no.

2 pensieri su “Le novità dai Cie di Roma e Torino. Racconti di retate. Il processo di Vanchiglia.

  1. Hey blog molto bello ! L’uomo .. Bella .. Incredibile .. Io bookmark tuo blog e prendere i feed anche …

I commenti sono chiusi.