Alessandro è stato trasferito

Alessandro è stato trasferito improvvisamente nel carcere di Prato e la scelta non è casuale: il carcere si trova infatti in una zona periferica della città ed è difficilmente raggiungibile, questo crea problemi notevoli ai familiari in visita e rende meno visibili quei presidi di solidarietà tanto scomodi che però continueranno ad esserci.
Anche la popolazione di Prato, come quella di Pistoia, si accorgerà dei problemi del carcere che ospita!
La lotta per la liberazione di Ale e degli altri antifascisti continuerà anche qui, come in tutta la Toscana e in  tutta Italia!

Per scrivere ad Alessandro:
Alessandro Della Malva
Casa Circondariale di Prato “La Dogaia”
Via La Montagnola, 76
Località Maliseti, 59100 – Prato

Telefoniamo e mandiamo mail al carcere di Prato per pretendere informazioni su Ale!
Telefono del carcere: 0574/653201
Fax: 0574/650212
Email: cc.prato@giustizia.it

 

 

ORGOGLIOSI CHE I DETENUTI SI SIANO UNITI ALLA NOSTRA PROTESTA!

POLIZIA DAPPERTUTTO,

GIUSTIZIA DA NESSUNA PARTE!

4 pensieri su “Alessandro è stato trasferito

  1. I DETENUTI DI PISTOIA SI SONO UNITI AGLI ANTIFASCISTI

    Ieri, sabato 21 novembre, nel pomeriggio avevamo organizzato un PRESIDIO sotto il carcere di Santa Caterina in Brana, a Pistoia dove è tuttora detenuto, dopo 40 giorni e senza alcun mendato di arreso, bensì tuttora in “fermo giudiziario” il compagno Alessandro Della Malva.

    Alle ore 16.00 con un impianto montato su un rialzamento del terreno nel giardinetto posto a ridosso del muro di cinta posteriore del carcere, a pochi metri dal braccio che racchiude le celle, abbiamo iniziato a mandare musica di lotta ed altra. Ogni qualche minuto interrotta per lanciare messaggi di solidarietà ad Alessandro.

    Messaggi che ben presto si sono indirizzati a tutti i proletari detenuti (il 40% circa sono in attesa di giudizio).

    Il PRESIDIO è andato avanti così per circa due ore. Con le auto che percorrevano la strada antistante che rallentavano o si fermavano per vedere cosa stesse accadendo, con le persone che si affacciavano alle finestre

    Intorno alle ore 18.00, dopo l’ennesimo nostro intervento per gridare la solidarietà ad Alessandro e a tutti i proletari detenuti, ma anche per gridare forte tutta la nostra rabbia per questo sopruso, per la illegittimità di un provvedimento che priva, senza motivazione alcuna se non una pura e semplice volontà repressiva, un antifascista della sua libertà, abbiamo cominciato a sentire rumori provenire dal carcere. Pochi minuti ed abbiamo compreso che nel braccio delle celle si stava sviluppando una protesta dei detenuti.

    Il rumore si è fatto sempre più forte: battevano gavette, le sbarre delle porte, tutto quello che avevano. Ovviamente ci siamo uniti a loro con tutta la nostra forza.

    Per circa un’ora (dalle ore 18.00 alle ore 19.00 circa) al nostro Presidio si sono uniti i detenuti nella loro protesta.

    E’ stata una cosa veramente esaltante per noi fuori e pensiamo ancora di più per il compagno Alessandro.

    Tutti i detenuti, così come noi, sappiamo che verso il compagno Alassandro si sta sviluppando un’azione di repressione cieca e vigliacca.

    Abbiamo promesso di ritornare il prossimo sabato e così tutti i sabati fin quando non cesserà questo sopruso contro il compagno Alessandro.

    Questa mattina i pennivendoli del regime non hanno perso occasione di affermare la loro reale funzione: di DISINFORMAZIONE!

    Su La Nazione la protesta dei detenuti è stata spostata dalle ore 18.oo alle ore 13.oo, in modo da non farla considerare in unità con il Presidio degli antifascisti pistoiesi. Non pensiamo di dover dire niente di più a proposito di questi che blaterano tanto sulla c.d. “libertà di stampa”. Libertà di ingannare, di usare la menzogna, di essere falsi.

    Pistoia 22 novembre 2009 RETE ANTIFASCISTA PISTOIESE

  2. BASTA CARC che finiscano tutti in galera, ma credono di essere ancora negli anni 70? e poi cosa cazzo vuol dire masse popolari? conoscono i temrini che usano?

  3. Io faccio parte di una destra socialista ma non di certo fascista o estrema, quindi non bollatemi come fascista o chessò.
    Credo ci siano ragioni politiche complesse dietro il trasferimento del vostro compagno di lotta nel carcere della dogaia, probabilmente c’è dietro un complotto per l’eliminazione forzata e spinta di un ambiente considerato “estremo”(che sia esso anarchico, comunista o semplicemente antagonista) e credo anche nell’innocenza degli arrestati.
    Ma ragionateci, fermatevi un secondo a pensare: le vostre mobilitazioni non sono riuscite (e questa non è una critica malsana rivolta nei vostri confronti, ma una constatazione), i presidi nei giardini davanti al carcere di Pistoia, infatti, erano poco numerosi, non hanno lanciato nessun particolare messaggio e siete stati visti come i “compagni fresconi” che facevano campeggio con vino e affettati in un parco pubblico…nient’altro.

    Quindi le ragioni del trasferimento le dovreste trovare in altri fronti, e magari proporle sul vostro blog o propagandarle con una “pubblicità virale” scomoda ai potenti.

    Non ho assolutamente niente contro la sinistra extraparlamentare, anche se sono di destra, e il mio post lo conferma; però dovreste mostrare i dentri e colpire anche semplicemente con la voce chi vi sta combattendo e nichilizzando.
    Vi serve una tesi per portare la vostra antitesi!
    saluti, “collinetta_invalicabile”

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