Spagna – Azione solidale con i prigionieri in lotta
fonte: Klinamen.org
Santiago de Compostela – La notte del primo gennaio sono state rotte le etrate di un filiale de La Caixa catalana in memoria di Xosé Tarrío, in solidarietà con Amadeu Casellas e tutti i prigionieri in lotta.
Questa cassa di risparmio è un pilastro basilare per gli interessi economici della borghesia catalana e della Generalitat.
Non potranno fermarci! Xosé Tarrío continua vivo in ogni atto di rivolta! Vogliamo Amadeu libero!
Messico – Rivendicazione di attentati esplosivi
fonte: Liberación Total
Perché noi anarchici siamo praticamente pratici…
Con il seguente scritto rivendichiamo la responsabilità delle esplosioni che hanno avuto luogo in diversi punti della repubblica messicana:
1. San Luis Potosi: l’esplosione d’un ordigno in un bancomat di Banamex, tra la calle José Galvez e la strada per Queretaro.
2. Coacalcalco, Stato del Messico: un ordigno esplosivo è scoppiato in una concessionaria della Nissan.
3. Ciudad Nezahualcoyotl: un ordigno esplosivo è scoppiato davanti ad una filiale di Telmex.
4. Toluca : una bomba è stata collocata e fatta detonare nel bancomat della BBVA-BANCOMER-, tra Isidro Favela e Gomez Farias. Vogliamo chiarire che non abbiamo scritto nulla sulle mura, né lasciato un volantino e tanto meno scritto la frase "Europa Comunista".
5. Metepec, Toluca: scoppio di un ordigno esplosivo composto da quantità limitate di dinamite nel bancomat della Banamex, in avenida Tecnologico, dove non abbiamo lasciato alcun messaggio.
6. Milpalta Df: collocazione d’un ordigno esplosivo che non è funzionato per un errore nel suo confezionamento.
7. Iztapalapa DF: scoppio d’un ordigno esplosivo in un bancomat Banamex, in colonna Juan Escutia e avenida Zaragoza.
8. Tlanepantla, Stato del Messico: scoppio di un altro ordigno esplosivo in una concessionaria Fort.
9. Atizapan, Stato del Messico: esplosione d’un ordigno all’entrata di un macello municipale.
Brigadas de Acción Revolucionaria por la Propaganda por el Hecho y la Acción Armada “Simon Radowsky”.
Atene – Attentati Anarchici contro autosalone e Pasok
ATENE, 5 GEN – Un attentato dinamitardo, verosimilmente attribuibile agli anarchici, ha completamente distrutto o gravemente danneggiato nelle prime ore di stamane 22 automobili di lusso in un autosalone di un sobborgo di Atene. Un ordigno a gas e’ esploso sotto una delle automobili parcheggiate in uno spazio aperto della rivendita in localita’ Koropi dando luogo ad un violento incendio che si e’ esteso ad un gran numero di vetture. Sul posto sono accorsi vigili del fuoco e antiterrorismo. Ieri sera un ordigno dello stesso tipo era esploso davanti alla sede del Pasok alla periferia della capitale, facendo danni non gravi. Nessuno dei due attentati e’ stato rivendicato. Nei giorni scorsi un ‘Commando per la vera solidarieta”’ aveva rivendicato un attentato incendiario contro una sede della Citibank ad Atene alla vigilia del nuovo anno. Nella rivendicazione si spiegava l’attacco in nome di alcuni anarchici arrestati, fra cui l’italiano Alfredo Bonanno detenuto in Grecia in attesa di processo per complicita’ in una rapina.
fonte: Klinamen, 05.01.10
Spaccate le vetrate di una filiale de la Caixa, una delle responsabili dirette della repressione, per il suo lucro a spese della miseria delle persone detenute.
Un’azione per i prigionieri che sono stati in sciopero della fame durante le ultime settimane, per tutti i prigionieri che scoppiano di rabbia all’interno delle tenebre carcerarie, per la memoria di Xose Tarrio, per gli ultimi arrestati: Asel e Tamara e perché non si spengano i lampi ribelli di noi che non abbassiamo la testa.
Per la morte del dominio, per la vera libertà, per l’anarchia.
Buenos Aires – Bruciato un suv
fonte: Ai Ferri Corti
“Le auto bruceranno"… a partire dalle più lussuose.
Anche se qualsiasi auto può essere obiettivo dei nostri attacchi, in questa opportunità è toccata ad una da lusso. Alla mezzanotte di martedì 5 gennaio è stato bruciato un Suv "Lumina", a 100 metri da piazza Aristóbulo
del Valle.
Abbiamo sempre pensato all’attacco e nel momento più opportuno l’abbiamo fatto. Strade disegnate per il consumo, in cui non si può abitare, solo transitare senza aprir bocca, automaticamente trascorre la vita della gente inserita nel sistema, la cui situazione socio-economica è la giustificazione per la sua indifferenza.
La legge li protegge perché c’è il diritto alla competizione, e la mancanza di sentimenti umani li fa comportare sempre più come macchine.
Senza pensare, obbedendo solo alle abitudini, alle tradizioni e normalità, si può criticare questo fatto; ma con coscienza si salutano tutti i lottatori per la libertà che sono in strada o nei centri di sterminio umano (carceri).
Quest’azione è stata effettuata per distruggere la pace sociale che vogliono imporci i perpetuatori di questo miserevole mondo, perché solo per mezzo dell’azione potremmo giungere alla libertà desiderata.
La lucha continua…