di un’aggressione contro una volante della polizia a Perugia. Dalla
versione tratta dai media sembrava trattarsi di una risposta spontanea e
dionisiaca della folla alla presenza degli agenti, in questo comunicato
se ne da una lettura molto diversa.
Segue comunicato:
11 / 4 /
2010
Quella che stiamo per raccontare è una storia di ordinaria
follia. Non sappiamo come definire altrimenti quello che è capitato ieri
sera a Lorenzo, Michela e Riccardo, tre attivisti del Centro Sociale Ex
Mattatoio.
I tre si trovavano nella centralissima Piazza IV
Novembre e stavano bevendo una birra insieme ad altre persone, in attesa
di mettersi in macchina per raggiungere Fabriano per assistere al
concerto degli Assalti Frontali, in programma al CSA Fabbri. Tre loschi
individui si sono avvicinati chiedendo loro di esibire i documenti senza
mostrare nessun distintivo. Uno dei ragazzi ha chiesto quale fosse il
motivo del riconoscimento ricevendo come risposta insulti e spintoni.
Gli animi si sono surriscaldati e sul posto sono arrivate due volanti.
Lorenzo, Michela e Riccardo sono stati malmenati, ammanettati e portati
via sulle vetture che partivano a sirene spiegate verso la questura. Nel
frattempo un altro ragazzo, che aveva ripreso l’accaduto con il
videofonino, è stato aggredito da altri poliziotti in borghese.
Per
tutta la notte nessun avvocato e nessun parente aveva ancora potuto
incontrarli e accertarsi delle loro condizioni. L’unica notizia fornita è
stata la convalida del fermo dei tre, con l’accusa di resistenza
aggravata a pubblico ufficiale. Notizia che ha provocato sgomento e
rabbia dei parenti e dei tanti amici/he e compagni/e che nel frattempo
avevano raggiunto la questura.
Una storia che vede la violenza e
la sopraffazione rasentare la follia pura, in cui i vigilanti hanno un
potere di discrezionalità pressochè assoluta. Una storia ordinaria,
simile a tante altre che quotidianamente avvengono nella nostra città e
che hanno come vittime soggetti sfortunatamente invisibili.
Un’ordinarietà figlia del biocontrollo che dilaga nelle nostre
metropoli, nei nostri territori e nelle nostre vite. Un’ordinarietà che
si innesta nel tessuto di una città dove si respira sempre più un clima
"cileno" e dove sembrano avere agibilità solamente massoni, costruttori,
faccendieri e narcotrafficanti. Decine di posti di blocco ogni sera
sulle strade che delimitano il centro storico; poliziotti in borghese,
vigilanti privati e pattuglie a presidiare le piazze e le vie
principali. Perugia puzza di deserto. Un deserto che mira ad entrare
nelle nostre esistenze per saccheggiarle e svuotarle.
Vogliamo la
libertà immediata per Lorenzo, Michela e Riccardo, "sangue del nostro
sangue".
Vogliamo una città altra, e la costruiremo con la forza
delle nostre lotte e delle nostre passioni e con la potenza che la
nostra indipendenza riesce a sprigionare, sempre e ovunque.
Domani
mattina alle ore 10,30 si terrà, presso l’atrio del Comune, in Via dei
Priori, una conferenza stampa pubblica, in cui verrà denunciata alla
stampa ed alla città intera il gravissimo episodio accaduto.
Csoa
Ex Mattatoio
CommonsLaB Perugia
Collettivo Femminista
Sommosse Perugia