Due bombe carta sono state lanciate da un
gruppo formato da quattro giovani delle frange antagoniste all’interno
del carcere milanese di San Vittore: lo scoppio non ha provocato danni
alle persone o alle strutture. A renderlo noto è Angelo Urso, segretario
nazionale della Uil penitenziari, ricordando che è il secondo episodio
che si verifica a distanza di poco tempo. Sono intervenuti due
poliziotti penitenziari che hanno bloccato uno dei responsabili.
Denunciati invece i suoi complici.
Il gruppo ha lanciato gli
ordigni verso le quattro dopo essersi avvicinato al muro di cinta dell’
istituto di pena. "La violenza dell’esplosione ha fatto scattare l’
immediato intervento dell’autopattuglia della polizia penitenziaria –
commenta il sindacalista – che questa volta è riuscita ad intercettare
il gruppetto e ad intervenire". Il fermato è stato arrestato e posto a
disposizione dell’autorità giudiziaria.
A essere denunciati, alla
fine, sono stati in quattro: tre ragazzi e una ragazza. E.P., 22 anni,
residente in provincia di Milano, è stato bloccato subito dopo aver
tirato dei mortaretti e un
fumogeno oltre il muro di cinta del carcere, nei pressi di piazzale
Aquileia, direttamente da una pattuglia della polizia penitenziaria.Gli
altri tre, secondo quanto riferito in questura, alla vista degli agenti
si sono allontanati, ma poi sono
tornati indietro per sincerarsi delle condizioni dell’amico, e sono
stati accompagnati in questura e denunciati. Si tratta di tre
maggiorenni, M.L. e F.B., rispettivamente di 25 e 26 anni, e della
ragazza, I.S., di 26, tutti di Milano. Il giovane, arrestato per
resistenza perché avrebbe reagito quando è stato colto sul fatto
(quattro giorni la prognosi dell’agente), verrà processato il primo
luglio.