Questa mattina, alle ore 1,26, a Terni, in Via del Lanificio,
è stata fatta scoppiare una bomba carta davanti al Centro
Sociale Germinal Cimarelli, in cui ha la sede provinciale
anche la Confederazione Cobas.
E’
un atto gravissimo di chiara matrice fascista, sia per le modalità che
per la tempistica, un atto che non ha precedenti nella nostra regione e
che apre scenari inquietanti.
E’
un gesto inaudito che peggiora il già pesante clima di intimidazione
che da qualche tempo grava sulla nostra città, che si aggiunge agli
“avvisi orali” del Questore di Terni contro 12 persone (tra cui il
coordinatore provinciale della nostra organizzazione sindacale)
diffidate per aver organizzato pubbliche
manifestazioni antifasciste e per aver contrastato le iniziative
xenofobe della Lega Nord o alle dichiarazioni di esponenti del centro
destra locale che legittimano di fatto gli squadristi di casapound.
Questo
atto gravissimo è una sfida alla democrazia, alla libertà di pensiero,
di parola, di attività politica e sindacale; ha l’obiettivo di
spaventare i cittadini, di indurli a stare zitti, proprio
nel momento in cui il Governo attua con i suoi provvedimenti economici
una vera e propria macelleria sociale, che sta, finalmente, suscitando
le proteste delle più diverse categorie sociali, di cui il recente
blocco degli scrutini è stata la dimostrazione più evidente.
In
questa situazione, i neofascisti dimostrano semplicemente di aver
appreso la lezione dei loro antenati: essere i cani da guardia della
borghesia capitalistica, soprattutto quando questa attraversa crisi
economiche devastanti come è quella odierna. Non ci lasciamo intimidire
e ribadiamo che il fascismo è la soppressione di ogni libertà
individuale e civile, il bavaglio ad ogni forma di democrazia e
l’oppressione da parte del più forte,che si nasconde nell’ombra.
La Confederazione
Cobas
non solo denuncia questo atto, non solo ne mette in risalto la viltà,
ma chiama anche le/i cittadine/i alla mobilitazione, alla vigilanza
democratica e, soprattutto, ad intensificare le lotte sociali, poiché
questo è il modo migliore, per sbarrare la strada agli sgherri fascisti
ed ai loro mandanti che vogliono essere anche i padroni delle nostre
vite.
CONFEDERAZIONE
COBAS DI TERNI
COMUNICATO
STAMPA- BOMBA FASCISTA DAVANTI AL CENTRO SOCIALE CIMARELLI
Stanotte
giovedi 17 giugno alle ore 01.26 è esplosa una bomba carta davanti al
cancello del Centro Sociale Autogestito Germinal Cimarelli, sede anche
dell’Organizzazione Sindacale “COBAS”. Due compagni che si trovavano
nel centro di documentazione, posto al primo piano, hanno sentito dei
rumori all’esterno. Quando si sono affacciati hanno visto una macchina
che si allontanava velocemente, poi il bagliore dell’esplosione ed
infine hanno sentito il boato. Tanta la paura nel quartiere, alcuni
cittadini svegliati dall’esplosione hanno dato prontamente l’allarme e
in breve è intervenuta una macchina dei Carabinieri che hanno solo
potuto accertare l’accaduto. Risultava sottratto anche uno striscione
politico in solidarietà con la Palestina affisso lungo via del Lanificio
”Ci riteniamo
fortunati – dichiarano i ragazzi presenti nello stabile – perché
ci trovavamo all’interno della struttura e non nel giardino perché
altrimenti l’ordigno ci sarebbe esploso addosso”.
L’attentato
è di chiara matrice fascista, sia per la dinamica che per la
tempistica. Nella notte, intorno alle ore 24.00, erano stati visti
appartenenti all’organizzazione neofascista Casapound attaccare uno
striscione a Ponte le Cave. Altre volte era accaduto che i neofascisti
attaccassero manifesti e striscioni a Terni, ma mai ci saremmo
aspettati un attacco contro la nostra sede.
Riteniamo che questo “salto
di qualità”
sia figlio della legittimazione che questi individui hanno ricevuto
grazie all’azione intimidatoria che il Questore ha messo in atto con
gli “avvisi orali” contro coloro che avevano contestato i neofascisti
all’aviosuperficie. Ricordiamo che il Questore nelle notifiche degli
avvisi orali agli antifascisti definisce i neofascisti“un gruppo di
sportivi paracadutisti”.
L’attentato
avviene dopo che da parte di esponenti del PDL e della destra locale
sono state espresse dichiarazioni di legittimazione degli stessi
“paracadutisti”. Vorremmo sapere cosa hanno da dire i signori Raffaele
Nevi e Alfredo De Sio che proprio ieri hanno parlato nei nostri
confronti (che denunciavamo la grave intimidazione della Questura
attraverso gli “avvisi orali” alle pubbliche proteste antifasciste) di “linguaggio
di altri tempi che evoca scenari inesistenti alimentando tensioni
strumentali e pericolose”.
Ricordiamo a lorsignori che i linguaggi delle destre e dei servizi in
Italia sempre si sono espressi con le bombe, gli esplosivi e le
intimidazioni, da piazza Fontana alla strage alla stazione di Bologna.
Ci
troviamo ora nella situazione paradossale in cui, chi ha manifestato
pubblicamente contro l’entrata dei fascisti di casapound in città, si
trova attaccato da più fronti:
·
da quello istituzionale con gli
“avvisi orali” del Questore che sono atti intimidatori che violano la
libertà personale
·
da quello amministrativo attraverso
multe di oltre 5.000 € fatte dai vigili urbani,
·
da quello politico-militare con la
bomba carta neofascista fatta esplodere ieri notte.
Abbiamo impedito
l’entrata dei fascisti di casapound a Terni perchè il
fascismo è un pratica razzista e violenta, è squadrismo e l’episodio di
questa notte ne è l’ulteriore conferma.
Questi soggetti diffondono odio tramite la paura ed il razzismo. Terni
non si spaventerà di fronte a chi è stato vinto dalla storia, davanti
allo squadrismo neofascista.
Il Centro Sociale e
tutte le realtà della RAT (Rete Antifascista Ternana) continueranno
a
lottare contro questi individui a difesa di una città civile,
democratica, antifascista e multiculturale, che fonda le sue radici nel
lavoro, nella solidarietà, nella Resistenza e nell’integrazione sociale.
E’
per questo che lanciamo un appello per la solidarietà e la vigilanza
democratica a tutte le persone, le associazione e le istituzioni
democratiche della nostra città.
Terni resiste.
CSA Germinal Cimarelli