E Silvio, subdolamente, invita a sparare ai “comunisti”…

In un periodo in cui il revisionismo sembra divenuto lo sport preferito degli italioti -dall’azzimata signora che ricorda come quando c’era lui i treni fossero puntuali (dimenticando per esempio le leggi raziali), ai politici come La Russa che equiparano la memoria dei repubblichini a quella dei partigiani (vada a Stazzema a sostenere queste tesi…)- il buon Silvio Berlusconi non poteva mancare…alla festa di AN il simpatico comico piduista, dopo aver magnificato le gesta di Balbo in Libia (miracoli del colonialismo imperialista!), racconta una barzelletta (vedi video qui sotto…) piuttosto macabra su dei carabinieri che a caccia uccidno chi una lepre, chi un fagiano, chi un comunista…ora, alla luce dei fatti più o meno recenti di aggressioni squadriste e che godono sempre più di coperture istituzionali o filoistituzionali, e ricordando che nel 2001, a Genova, un carabinere un sinistro lo ha ammazzato davvero rimanendo peraltro impunito beh, conoscendo la sagacia del nano di Arcore in fatto di comunicazione (da notare anche la non casuale camicia nera indossata per l’occasione), sembra quasi che il mafioso voglia suggerire una certa linea d’azione ai giovani nostalgici del ventennio, dando la sua benedizione a sì fatte imprese…questo è solo l’ultimo (per ora) tassello di un’operazione che da anni tenta non solo di riabilitare il fascismo (vedi i libri di Pansa tendenti ad infangare il ruolo della resistenza partigiana nella lotta contro la barbarie nazifascista), ma di sdoganare una mentalità di stampo autoritario che in Italia ha sempre bene o male alzato la testa nei momenti in cui nella terra della pizza ed i mandolini il potere ha dimostrato tentennamenti o difficoltà…sono esempi di ciò le apologie perpetrate nei mesi scorsi del BOIA Calabresi, il commissario finestra,  prezzolato della CIA, ASSASSINO di Pinelli ed in odor di santificazione, o il recente libro di Gremmo che tenta di distorcere la memoria su un personaggio come Camillo Berneri, tanto stimato ai suoi tempi da personaggi come Salvemini o i fratelli Rosselli, quanto dimenticato dalla storiografia ufficiale, facendolo passare per trafficante d’armi e ladro…questi sono due esempi, ce ne sarebbero mille altri.

Alla luce di tutto ciò risulta palese quanto non solo un antifascismo, ma anche un antiautoritarismo militante e di stampo Anarchico siano importanti oggi come non mai…

Evjenj Vassil’ev Bazarov.

http://www.youtube.com/watch?v=sUwLv_SV1Uk