L’8 Ottobre 2008 il tribunale di Teramo ha
decretato l’applicazione della sorveglianza speciale al nostro compagno
Gianluigi per la durata di due anni. Tra le restrizioni vi è il divieto
di rincasare dopo le ore 20 e di uscire di casa prima delle sei, nonché
l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Nel contempo,negli
ultimi giorni, per un procedimento in corso,al compagno,al momento con
l’obbligo di dimora, è stata inasprita la pena commutandola in arresti
domiciliari in maniera preventiva.
Ciò che più ci fa ribrezzo è che l’applicazione di una norma così
restrittiva qual è la sorveglianza speciale, sia stata applicata ad un
compagno senza neanche una condanna effettiva.
Ciò che pensiamo è che se la morsa si stringe è ancora di più l’ora di rompere l’ingranaggio.
Maggiori informazioni sulla sorveglianza speciale e l’articolo 1