Varie dal paese di filosofi…e dai solidali…

Grecia – Bombe davanti al tribunale

fonte ansa. Per i media da ben 5 giorni la situazione va verso la normalità

Governo: situazione verso la normalita’

(ANSA)- ATENE,10 DIC- Giovani radicali hanno lanciato bombe
incendiare davanti al tribunale dove sono comparsi gli agenti accusati
dell’omicidio di Alexis.
I poliziotti sono accusati uno di omicidio volontario e l’altro di
complicita’. Oggi vertice del governo, al termine del quale il ministro
dell’interno Pavlopoulos ha detto: ‘La situazione sta tornando alla
normalita’. Spiegando che si tratta di una valutazione collegiale. Cio’
emergerebbe anche dal viaggio del premier domani a Bruxelles.


fonte adnkronos

Dall’autopsia risulta che il 15enne ucciso sabato da un poliziotto, sarebbe stato colpito da un proiettile di rimbalzo
Grecia, oggi lo sciopero generale. Ancora scontri con la polizia
Mentre oltre 15mila persone partecipavano pacificamente ad Atene
alla manifestazione dei sindacati contro la politica economica del
governo, un gruppo di circa 300 studenti si è staccata dal corteo e ha
lanciato molotov e sassi contro gli agenti, che hanno risposto con i
gas lacrimogeni. Scontri anche a Salonicco

Atene, 10 dic. – (Adnkronos/Dpa) – Dopo gli scontri di ieri, nuovi
tafferugli sono avvenuti oggi nel centro di Atene durante la giornata
dello sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati per protestare
contro la gestione della crisi economica da parte del partito ‘Nuova
democrazia’ al governo.

Mentre alla manifestazione di piazza Sintagma partecipavano
pacificamente oltre 15 mila persone, un gruppo di circa 300 studenti ha
raggiunto la polizia davanti al vicino Parlamento e al grido di
‘Alexis’, il 15enne ucciso sabato scorso dagli agenti, è iniziato il
lancio di molotov e sassi. Per disperdere il gruppo la polizia ha
impiegato i gas lacrimogeni.

Nonostante l’appello dei sindacati alla calma durante le
manifestazioni nella giornata di sciopero che sta paralizzando la
Grecia, anche a Salonicco, a margine di una protesta di circa 2 mila
persone, tra le quali numerosi studenti si sono verificati altri
scontri.

Intanto dai primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo di
Alexis Grigoropoulos risulta che il quindicenne sarebbe stato ucciso da
un proiettile di rimbalzo, sparato da un agente lo scorso sabato nel
quartiere Exarchia della capitale.


Milano – Scontri Grecia: protesta al consolato

fonte corriere

MILANO – Breve protesta di un gruppo diragazzi davanti al consolato greco di Milano in solidarieta’ ai manifestanti greci
e contro la morte del quindicenne Alexis Grigoropulos. Una ventina di
giovani dei centri sociali hanno colpito il portone della sede
diplomatica con vernice rossa e nera srotolando uno striscione con la
scritta: ”I fuochi della Grecia scaldano il nostro inverno”


Turchia – Anarchici turchi imbrattano consolato Greco ad Instambul

fonte asca

(ASCA-AFP) – Istanbul, 10 dic – Una decina di manifestanti turchi
hanno imbrattato con della vernice rossa il Consolato greco di Istanbul
per partecipare alla protesta contro l’uccisione del giovane Alexis ad Atene.

Il gruppo che ha lanciato palloni e bottiglie di vernice contro la
sede consolare, rompendo anche il vetro dell’auto di un console, e’
stato identificato come una fazione anarchica dell’area della citta’
turca.


Atene – Assalto a un istituto italiano

fonte il tempo

Assalto a un istituto italiano
ATENE Attacco sventato all’Istituto italiano di cultura (Iic) di Atene.
Alcuni giovani l’altra notte, dopo aver sfondato una finestra hanno
cominciato a trasferire bombe incendiarie nell’edificio. La direttrice
dell’Iic, Melita Palestini, che a sua volta ha informato la polizia.

Gli agenti hanno bloccato i malintenzionati che sono riusciti a lanciare due bombe incendarie. Nè feriti né danni.
Intanto a Bologna una dozzina di attivisti del centro sociale Tpo ha
manifestato davanti al Consolato Onorario della Grecia a Bologna, in
via Indipendenza.

Informazioni sulla lotta in Grecia


Bologna – Tafferugli davanti al Consolato Onorario della Grecia

fonte sassuolo2000

Bologna – Tafferugli fra polizia e manifestanti sono scoppiati nel
pomeriggio davanti al Consolato Onorario della Grecia a Bologna, in via
Indipendenza. E’ avvenuto durante un presidio di protesta di collettivi
del Laboratorio Crash e di area anarchica contro Governo e polizia del paese ellenico.

I manifestanti hanno gridato slogan e occupato la strada, bloccando
traffico e bus. Poco dopo le 17 c’è stato un ‘contatto’ fra forze
dell’ordine e i ragazzi dei collettivi che volevano avvicinarsi
all’ingresso dell’edificio.


Russia – Molotov contro il consolato greco a Mosca

fonte: siciliainformazioni

Uno sconosciuto ha stasera lanciato un ordigno incendiario contro il
consolato generale di Grecia a Mosca senza provocare tuttavia né
vittime né danni. E’ quanto ha riferito l’agenzia russa Ria-Novosti,
citando fonti della polizia. L’ordigno, una bottiglia incendiaria, ha
preso fuoco ma le fiamme sono state subito spente dal personale della
sede diplomatica.

La sicurezza attorno alla rappresentanza greca nella capitale russa
è stata ora rafforzata. Non è noto se il gesto sia da mettere in
relazione alle proteste innescate dalla morte del ragazzo di 15 anni che nella notte di sabato è stato ucciso nel centro di Atene da un colpo di pistola sparato da un poliziotto.


Firenze – Solidarietà ai compagni greci

Nel pomeriggio a Firenze si è svolto un presidio solidale per Alexis
e per gli insorti greci. Una sessantina di persone ha bloccato il
traffico nella strada sotto il consolato greco, partendo poi in un
corteo spontaneo per le vie del centro fino alla stazione di santa
maria novella. Evidente era la rabbia dei compagni, così come evidente
era il nervosismo degli sbirri. Augurandoci che questa rabbia possa
sfociare ancora nelle strade, ribadiamo la nostra complice solidarietà
ai compagni greci.

Segue una copia del volantino distribuito:

 

LA ROTTURA

Solidarietà agli insorti di Grecia Sabato scorso, nel quartiere di
Exarkia ad Atene, la pallottola di un poliziotto ha stroncato la vita
di Alexis Grigoropoulos, 15 anni. Contrariamente a quanto riportato dai
servi della cosiddetta Informazione, Alexis non è stato ucciso durante
un corteo di protesta o un attacco alla sbirraglia: è stato abbattuto
mentre trascorreva il sabato sera con gli amici. Uno sbirro,
indispettito da qualche parola forte partita da un capannello di gente
nella piazza, lo ha ammazzato a sangue freddo (pare che abbia
addirittura preso la mira dopo essersi allontanato). Il resto è oramai
noto: l’ennesimo omicidio di Stato ha acceso la rabbia di un popolo mai
domato, già esasperato dall’aumento dei prezzi, dai tagli allo stato
sociale, dalla repressione del dissenso, dalle morti sul lavoro. Negli
ultimi anni, con l’ingresso nell’unione europea, la Grecia è stata
dilaniata da un processo di modernizzazione forzata, cui vengono
sacrificati l’ambiente naturale, le garanzie sindacali, l’occupazione,
l’accesso all’università. Il tutto nel delirio di Sicurezza che sta
investendo l’Europa dopo l’undici settembre, e sotto l’egida di un
governo (presieduto dal conservatore Kostas Karamanlis) che non ha
niente da invidiare a quello dell’immondo Berlusconi. Quello che i
giornali non dicono è che in Grecia centinaia di migliaia di persone
non si stanno rivoltando semplicemente contro un governo corrotto, o
una riforma universitaria, o l’ennesimo libro bianco sul lavoro: nel
mirino degli insorti stanno il capitalismo mondiale e il suo servo
locale, lo Stato greco, riconosciuto, al pari di tutti gli altri,
nemico. Così gli insorti hanno attaccato negozi e auto di lusso,
caserme, banche, supermercati. Così hanno preso d’assalto il
parlamento, la Banca Nazionale e hanno occupato le università. Oggi, in
Grecia, è un’intera vita di miseria che viene presa d’assalto. Con una
lucidità che brilla quanto le fiamme che divampano ad Atene, Salonicco,
Patrasso, Corfù, Rodi, Volos, Creta, Ioannina… Quello che i giornali
non dicono è che su questa Rivolta senza capi soffia il vento del più
forte movimento anarchico d’Europa, un movimento nato da quella
straordinaria onda antiautoritaria che tra il 1973 e il 1974 demolì il
fascismo a stelle e strisce dei Colonnelli, pagando con 44 morti,
migliaia di arrestati e torturati. Quello che i giornali non dicono è
che la Grecia, mettendo in ginocchio il Governo e i suoi armati, sta
dando a tutta l’Europa un esempio luminoso di forza e determinazione,
dimostrando che nell’Occidente dominato dalla dittatura del mercato
(con la sua polizia ad ogni angolo di strada, col disprezzo per la vita
della gente sempre più ostentato dai politici di ogni colore) E’
POSSIBILE ATTACCARE, ROMPERE, DEMOLIRE LA GABBIA. Non passa giorno, qui
in Italia, senza che delle persone muoiano sul lavoro, avvelenate da un
inceneritore o da una Grande Opera, rinchiuse in una galera o in una
questura, colpite da uno sbirro o da un fascista. E noi cosa facciamo?
Per quanto ancora ci limiteremo a tifare di fronte a una trasmissione
di Santoro, ad indignarci su un best-seller di Travaglio, a sperare nel
prossimo governo di centro-sinistra, a sfilare in parata con
l’autorizzazione della Questura o tutt’al più a bloccare qualche strada
o qualche ferrovia? Per quanto ancora continueremo a lamentarci, invece
di rivoltarci davvero?

SOLIDARIETA’ AGLI INSORTI DI GRECIA – LIBERTA’ PER GLI ARRESTATI LA LORO LOTTA E’ LA NOSTRA – RIVOLTIAMOCI OVUNQUE

Anarchici


ROMA

Scontri e incendi davanti all’ambasciata greca

Degenera il sit-in per lo studente ucciso. Cinquanta anarchici mettono le strade a ferro e fuoco

di MARCO DE RISI e DAVIDE DESARIO

Se Atene piange, Roma non ride. Ieri anche nella Capitale, come in
altre città italiane, è stata organizzata una manifestazione di
protesta per i fatti avvenuti in Grecia culminati sabato scorso con
l’uccisione del quindicenne Alexandros Grigoropoulos. Ma il sit-in
organizzato dalla rete dei collettivi studenteschi e dalla sinistra
antagonista ai Parioli, sotto la sede dell’ambasciata Greca, è
degenerato. Improvvisamente una cinquantina di persone con il volto
coperto hanno messo a ferro e fuoco la zona: cassonetti dati alle
fiamme, auto in sosta danneggiate e capovolte, vetrine di uffici
postali e istituti bancari in frantumi. Ma i teppisti se la sono presa
soprattutto con le divise e qualsiasi cosa avesse a che fare con le
forze dell’ordine: distrutti i cristalli di due auto dei vigili urbani,
di una dei carabinieri e di un’altra della polizia, distrutta la
garritta della polizia municipale all’incrocio tra via Regina
Margherita e via Nomentana, sassate contro
i militari che presidiavano l’ambasciata dell’Arabia Saudita. Scene di
guerriglia urbana con un vigile accerchiato al quale è stato portato
via il cappello e un’agente di scorta che ha abbandonato la macchina e
si è rifugiato in un ufficio pubblico. Al momento, la polizia è
riuscita a fermare una sola persona.
Il sit-in ufficiale era stato ampiamente pubblicizzato sui principali
siti internet della sinistra antagonista (Indymedia, oppure
www.esserecomunisti.it). All’appuntamento, alle 18 in via Mercadante,
si sono presentati poco meno di 200 persone. Molte le bandiere con il
simbolo anarchico e gli striscioni: «Il piombo uccide, l’idea non
muore. Da Atene a Roma la stessa rabbia»; «Contro ogni autoritarismo» e
una fotografia gigante del giovane Alexandros Grigoropoulos. I
manifestanti hanno ottenuto dalle forze dell’ordine anche
l’autorizzazione ad un mini corteo che si è svolto tra fumogeni e
slogan contro le autorità greche e in ricordo della vittima: «Alexis e
vivo e lotta insieme a noi». Ma quando tutto sembrava finito è
scoppiato il putiferio. Una cinquantina di persone, quasi tutte con il
volto coperto, si sono staccate dal corteo e in pochi minuti, senza mai
fermarsi, hanno creato il panico in viale Liegi, piazza Ungheria, poi
lungo tutta viale Regina Margh
erita per far perdere poi le tracce nei pressi di San Lorenzo.
Prima se la sono presa con alcune auto in sosta (una microcar è stata
capovolta) poi hanno dato alle fiamme un cassonetto dei rifiuti e altri
sono stati spostati sulle rotaie del tram tra la paura di residenti e
automobilisti bloccati nel traffico. I teppisti, poi, se la sono presa
con le forze dell’ordine: prese a calci e sassate le auto dei vigili
(la K35 e la Gamma 25), distrutto il lunotto di una gazzella dei
carabinieri e il parabrezza di un’auto della polizia. Un caporale
dell’esercito, che presidiava l’ambasciata dell’Arabia saudita, è
rimasto ferito ed è stato medicato al Policlinico Umberto I.
Danneggiata anche un’agenzia delle Poste e un istituto di credito.