da informa-azione.info
Continuano le torture da parte dello stato nei confronti del prigioniero Francesco Catgiu.
Condannato nel 1984 per un processo tra i più inverosimili della
giustizia sarda, Catgiu, claustrofobico, ha subito torture di ogni
genere, sperimentando le peggiori violenze dell’istituzione carceraria.
Il magistrato Franco Ionta,
capo del DAP, diligente amministratore del tritacarne penitenziario e
sadico burocrate, ha rifiutato la semplice richiesta di trasferimento
di Francesco, sessanatasettenne in sedia rotelle e affetto da morbo di
Parkinson. Per conoscere più approfonditamente le mostruosità del
carcere subite da Catgiu vi rimandiamo al n°3 del bollettino di Croce
Nera (2001).
"SIRBONE" LIBERO!
IONTA BOIA!
Di seguito un articolo che descrive gli ultimi scatti dell’ingranaggio burocratico.
fonte: Agi, 2 gennaio 2009
"Francesco Catgiu, 67 anni, di Orgosolo, in gravi condizioni di
salute, recluso a Secondigliano di Napoli, deve essere trasferito in
Sardegna dopo oltre 24 anni di detenzione in carceri della penisola. Ha
il diritto di trascorrere il residuo della pena (6 anni e 3 mesi) in un
istituto dell’isola dove possa essere curato e stare vicino agli
affetti familiari. Del resto, per le numerose patologie di cui soffre,
la sua lontananza dall’isola non può essere giustificata da ragioni di
pericolosità sociale".
Lo afferma la consigliera socialista Maria Grazia Caligaris (PS),
componente della Commissione Diritti Civili, che ha scritto al capo
Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della
Giustizia, Franco Ionta, e al direttore del carcere di Secondigliano
per avere notizie sulle condizioni di salute del detenuto e
sull’eventuale trasferimento in Sardegna.
Il capo del Dipartimento ha, precisato, nella risposta, che "non
risulta che Catgiu abbia formulato istanze di trasferimento per la
Sardegna" ed "è affetto da tali e tante patologie da comportare la sua
permanenza in un istituto penitenziario fornito di centro diagnostico
terapeutico".
"Affetto dal morbo di Parkinson, da una forma di paraplegia che lo
costringe a muoversi con le stampelle, dalla psoriasi, da gravi
disturbi claustrofobici e da una artrosi progressiva che gli blocca un
braccio, non è più difeso da parecchio tempo dall’avvocato Vittorio Trupiano
del Foro di Napoli che aveva avviato la procedura al Tribunale di
Palermo per la revisione del processo. Il fatto assurdo – precisa
Caligaris – è che Catgiu non è a conoscenza della rinuncia del difensore di fiducia e non è in grado di compilare, per via gerarchica, la richiesta di trasferimento in Sardegna".