nuovo sede delle facolta’ umanistiche, c’e’ stata una contestazione
contro un banchetto del FUAN (sezione giovanile di alleanza nazionale).
Durante
la mattinata un centinaio di studenti antifascisti hanno contestato la
presenza degli studenti fasciti che erano presenti all’interno dell’
ateneo con un banchetto.
Dopo vari slogan e il lancio di un paio di uova c’e’ stata la
violentissima e sproporzionata carica delle forze dell’ ordine contro
quegli studenti che protestavano.
Le cariche hanno portato al fermo di alcuni studenti e all’arresto
di altri due. In questo momento il movimento studentesco e quello
antifascista si stanno radunando all’interno del rettorato per chiedere
la liberazione dei compagni e la motivazione di tale violenza.
Seguiranno aggiornamenti su Radio Blackout, e infoaut
Info Aut
Con
l’incombere delle prossime elezioni universitarie tornano a farsi vivi
nei locali dell’università di Torino anche i fascisti del Fuan,
componente giovanile di Alleanza Nazionale che non ha mai digerito lo
svolta, più di facciata che reale, di Fiuggi. Perseverano
nell’ostentazione di simboli fascisti, richiamandosi nostalgicamente
nelle pratiche e nelle parole d’ordine al ventennio mussoliniano.
Questa mattina hanno quindi fatto la loro comparsa, con un
banchetto, a Palazzina Einaudi, sede dislocata dell’università, dove
hanno trovato come ogni volta l’opposizione degli studenti e delle
studentesse antifascisti. Nonostante la solita presenza di forze
dell’ordine a protezione dei fascisti si è creato un presidio
antifascista dell’Onda che è cresciuto di numero man mano nella
mattinata, ritenendo intollerabile la presenza del Fuan.
Dietro lo striscione "Fuori i fascisti dall’università" oltre una
cinquantina di studenti ha mantenuto il presidio di contestazione di
fronte ai cancelli della sede delle facoltà di Scienze Politiche e
Giurisprudenza, ingentemente presidiati da un forte schieramento di
polizia. Nel momento in cui il presidio è avanzato, lanciando uova
contro fascisti e polizia, la celere ha caricato, non riuscendo però a
far sciogliere il presidio.
Anche quest’oggi gli studenti, l’Onda, hanno dato una risposta
doverosa di fronte al tentativo di riemergere di questi personaggi.
Nessuno spazio, nessuna agibilità, nè in città nè tantomeno
all’università. Un antifascismo genuino quello espresso quest’oggi come
negli anni scorsi a Torino, che non può essere intaccato nemmeno dalle
"condanne esemplari" propinate dalla magistratura.
Ancora una volta polizia ed i carabinieri hanno
caricato gli studenti che protestavano contro i fascisti. Ancora una
volta assistiamo all’inutile teatrino dei poliziotti che si fanno
refertare in ospedale nonostante scudi, manganelli e tenute da robocop
incontrino solo mani alzate. A pochi giorni dalle cariche
all’università di Pisa la polizia torna ad occupare gli spazi degli
atenei e, con la complicità dei rettori, ad usare la violenza, quando
per una non ben chiara "difesa" di una porta di ingresso, quando per
una chiarissima difesa di amici politicamente vicini. Ci chiediamo
quanto durerà questa ondata repressiva "anti crisi", quando qualcuno
alzerà la voce per fermare i manganelli, i tonfa e l’eccitazione delle
divise blu, e quando il movimento tutto proverà a difendersi e a non
accettare più violenze, provocazioni, soprusi e repressione.
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