(PT) Chiudere subito l’inceneritore di Montale

Volantino del Collettivo Liberate gli Orsi, o se preferite del presidio permanente contro l’inceneritore di Montale,  (di cui alcuni di noi fanno parte) sui recenti fatti che hanno coinvolto il termodistruttore montalese.
 
Il testo:
 
CHIUDERE SUBITO L’INCENERITORE DI MONTALE
DANNI CERTI PER LA SALUTE, SPRECO DI ENERGIA E MATERIALI,
SPRECO DEI SOLDI  DI TUTTE/I NOI
I dati delle analisi effettuate sugli animali intorno all’inceneritore di Montale, compiute  dall’ Istituto Zooprofilattico della Toscana e del Lazio, confermano la presenza  nelle matrici biologiche, così come in quelle ambientali stando alle analisi fatte dall’Arpat, di Diossine, Furani, Ploriclorobifenili, metalli pesanti: sostanze pericolose per la salute e cancerogene.

Che l’inceneritore di Montale sia estremamente dannoso per la salute umana e per la biodiversità ambientale, lo ripetiamo da tempo ed è inoltre dimostrato dai  numerosi superamenti del limite alle emissioni dagli inceneritori di diossine e furani (un limite che in ogni caso non garantisce dai rischi per la salute): basti ricordare quello clamoroso dei primi di  maggio 2007, i cui dati furono resi noti dal CIS SOLTANTO il 17 luglio, e che portarono alla chiusura dell’impianto di via Tobagi   per alcuni mesi. 

L’inceneritore di Colleferro viene chiuso e vengono arrestati i responsabili dell’azienda che gestisce l’ impianto.
L’Asl dei Colli Albani boccia il progetto di un nuovo inceneritore perché consuma acqua preziosa (usata per il raffreddamento dell’impianto) e perché le sue emissioni interessano una popolazione troppo numerosa con conseguenti  estesi rischi e costi sanitari.
Gli inceneritori di Brescia e di Vienna – magnificati da politici e lobbies inceneritoriste – rischiano la chiusura per i danni sanitari.
E qui da noi nella piana Pistoia.Prato.Firenze,  come se niente fosse, si vogliono costruire due nuovi inceneritori  (Case Passerini e Calice) e si insiste a tener aperto il cancrovalorizzatore di Montale. Anzi c’è chi parla di raddoppiarlo!!

Contemporaneamente l’ASL 3 e l’Arpat – che dovrebbero tutelare salute e territorio e fare opera di prevenzione – tendono a minimizzare la gravità del problema e dei risultati delle analisi (non è colpa dell’inceneritore…)
La nomenclatura politica  è ceca e sorda, incapace e collusa.

Un vasto movimento di cittadini in tutto il mondo, di medici e scienziati, denuncia la nocività assoluta dell’incenerimento dei rifiuti domestici, industriali e ospedalieri, in termini di morti per cancro, aggressione agli organi vitali, al metabolismo, alle attività di regolazione dei geni.

Un movimento che non dice solo NO sacrosanti, ma che ha saputo costruire la strategia RIFIUTI  ZERO e dimostrare come ci siano strade concrete e realistiche, meno costose, senza effetti negativi sulla salute, che risparmiano materiali ed energia e aumentano l’occupazione.

D’altra parte senza gli incentivi Cip 6 e Certificati verdi, truffaldini perché finanziano fonti energetiche non rinnovabili e non pulite, il bilancio delle aziende che gestiscono gli inceneritori sarebbe in rosso. Quello del CIS di Montale è ampiamente in rosso nonostante i CIP 6: perché?

NON VOGLIAMO  INCENERITORI NE’ A MONTALE NE’ DA NESSUNA  ALTRA PARTE
LA NOSTRA SALUTE NON HA PREZZO!
NOI I VOSTRI ERRORI NON LI PAGHIAMO!

PER UN PIANO RIFIUTI ZERO DELL’ATO TOSCANA CENTRO
RILANCIAMO L’ INZIATIVA SUI TERRITORI

CONTINUIAMO L’AZIONE DIRETTA DAL BASSO

COLLETTIVO LIBERATE GLI ORSI, PISTOIA
 
…e l’impaginato (clicca sull’immagine per ingrandire):