Germania – Per il compagno romano detenuto a Berlino

Appello dalla Germania:

PER IL COMPAGNO ITALIANO DETENUTO A BERLINO DURANTE GLI SCONTRI DEL MAYDAY

Salve a tutti!

Scriviamo per parlare con voi degli scontri che ci sono stati il 1 maggio in diverse città europee (tranne a Roma!).

In particolare noi portiamo la testimonianza degli scontri avvenuti
nell’arrabbiata Germania, dove la repressione è più marcata, ma dove la
solidarietà rappresenta l’altra faccia della medaglia.

La manifestazione, partita con baci e danze, tra slogan contro il
capitalismo, ha incrociato cortei di neo-nazisti e di estrema destra:
si sono accesi gli animi e sono cominciati gli scontri, sono state
incendiate macchine di lusso, sono state tirate bottiglie e pietre
contro negozi, banche.

Ognuno manifestava a suo modo il proprio dissenso.

La notte tra il 1 e il 2 maggio, nel mezzo di questi
scontri, sono state arrestate 250 persone, 25 già processati e 17
attualmente in carcere con l’accusa di aver lanciato bottiglie e pietre.

Tra questi c’è un nostro amico, un compagno romano.

Altri 3 di loro sono accusati di tentato omicidio.

Gente sottomessa, filmata, fotografata, catturata..

Sono trattenuti nel carcere giudiziario di Alt-Moabit a Berlino, in
attesa della sbobinatura dei filmati, e dei tempi per l’indagine che
può durare fino a 6 mesi prima del processo.

6 mesi di privazione della libertà, 6 mesi con 23 ore di isolamento al giorno e una sola ora d’aria.

La pena in Germania per questi tipi di reati , politici o ritenuti tali, è dai 2 agli 8 anni di carcere.

E ci risiamo, l’ennesimo abuso delle forze dell’ordine ci vuole di nuovo vicini.

E nel momento in cui si vive una realtà come questa si è più forti di prima nel volere libertà per tutti e con tutti.

Ci uniamo al sostegno che viene dato a tutti i detenuti da parte delle diverse realtà tedesche.

Dall’Italia vi chiediamo di supportare questa causa contro gli arresti ricordandoci anche delle nostre carceri.

Vi chiediamo aiuto affinché il nostro amico, e quelli che sono nelle
sue stesse condizioni, non siano lasciati soli, affinché le loro storie
non siano accantonate fra le cose che succedono, ma vengano raccontate
a tutti coloro che credono nella lotta alla repressione e nella
solidarietà fra chi riconosce certi valori alla base della propria
identità

Ci affidiamo alla vostra esperienza e ai vostri consigli per
organizzarci e poterci muovere in modo da ricavare un fondo cassa per
spese legali. Abbiamo pensato a manifestazioni, cortei e serate
benefit, o qualsiasi aggancio in vostre iniziative e vorremmo unirci,
in qualche modo, per tale fine.

Necessitiamo di informazioni, contatti, tutto ciò che pensate possa esserci utile.

Contro tutte le gabbie

per contatti: cmoelvaf@gmail.com