Comunicato sullo sgombero di Campanara

Per quanto non sia condiviso in toto il comunicato, inutili a nostro vedere ricorsi alle autorità (le stesse che hanno sgomberato) e alla magistratura,  lo postiamo ugualmente ritenendo l’esperienza di Campanara molto importante…

venerdì 12
giugno 2009 – sgomberi
>>a Campanara, comune di
>Palazzuolo sul Senio, Fi –
COMUNICATO STAMPA

Con uno spiegamento di forze senza precedenti per un problema tutto sommato piccolo sono state
sgombrate
le case rurali occupate da decenni a Campanara e alle Pogge da persone
che hanno effettuato la manutenzione degli edifici evitandone il crollo
e la perdita, che hanno realizzato orti con modalità biologiche e orti sinergici, che allevano capre e pecore, che raccolgono erbe officinali.

Più
di cento agenti tra polizia, carabinieri, forestale, vigili urbani,
funzionari della Digos e della Comunità Montana; con camionette,
fuoristrada, escavatori, carpentieri, muratori, elicotteri uno dei
quali ha girato per buona parte della giornata sopra la valle di
Campanara.
Bruciando in un giorno molte migliaia di euro
prelevati dalle tasche dei cittadini, per mostrare i muscoli del potere
alle capre e ai boschi di Campanara.

 

Una sceneggiata stupida prima ancora che insopportabile. Si è così data attuazione all’ ordinanza di sgombero che la
sindaca Paola Cavini del centro destra ( "trombata" dagli elettori
nelle elezioni della scorsa settimana in favore di un candidato sindaco
espresso da una lista unitaria di centro sinistra ) aveva emesso il 24
aprile 2009. Una ordinanza di sgombero alquanto pretestuosa e con
fragranza di illegittimità. Non si è aspettato nemmeno la scadenza dei
tempi per il ricorso al Tar o al presidente della Repubblica per motivi
di legittimità, fissati nell’ ordinanza.

Un ricorso che l’ "Associazione Nascere Liberi per la rinascita di Campanara e dell’ alta valle del Senio"
sta preparando con gli avvocati.
Del blitz non è stata avvisata nemmeno la regione Toscana, proprietaria degli immobili (demanio regionale).

Sono
state sgombrate e chiuse cinque case rurali : Isola, Vallibona, la
Villa, >>il Casone, il Villetto. Per tutta la giornata alcuni
degli abitanti di due di questi edifici – Casone e Villetto – sono
saliti sul tetto per esercitare il diritto di resistenza passiva e
nonviolenta. Al tramonto, scesi gli abitanti dal tetto, carabinieri,
polizia e tutti gli altri se ne sono andati. Le case
sono state chiuse con lucchetti. non ci sono sigilli dell’ autorità giudiziaria.

La
lotta continua : molte realtà >rurali, centri sociali, amiche e
amici sono saliti ieri a Campanara e molte/i ne saliranno sabato e
domenica per un presidio pacifico e fattivo delle terre. L’
Associazione presenterà il ricorso.

L’ Associazione Nascere
Liberi, che ha presentato un progetto di uso degli edifici e del
territorio (difesa della biodiversità, autosussistenza agricola e di
piccolo allevamento, autorecupero con tecniche bioedili, ripopolamento
della montagna, raccolta di erbe, presidio sanitario di medicina
naturale) fin dal lontano 2004, chiede ora alla regione Toscana di passare ai fatti : la concessione diretta o il >bando. l’ ostacolo degli occupanti ora non c’è più!
Noi
resteremo sulla montagna per difendere il territorio dalle
vendite/privatizzazioni, dalle rendite e da usi impropri e per
difendere la nostra voglia di costruire modalità di vita non subalterne
al mercato.

Associazione Nascere Liberi