Francia: lavoratori minacciano di far saltare fabbrica occupata

 

«Le bombole di gas sono nella fabbrica. Tutto è pronto per farle
saltare». I 366 dipendenti di New Fabris – specialisti nella
componentistica in alluminio per l’automobile di Châtellerault – hanno
deciso di passare a minacce radicali. La loro fabbrica è stata messa in
liquidazione giudiziaria e chiedono, prima del 31 luglio, 30.000 euro
di indennità per ciascun dipendente dai loro principali clienti che
sono Psa (Peugeot Citroen) e Renault

«Non lasceremo che Psa e Renault aspettino agosto o settembre per
recuperare i pezzi in stock e i macchinari che sono ancora in fabbrica.
(…) Se noi non avremo niente, loro non avranno niente del tutto», ha
affermato Guy Eyermann, delegato sindacale Cgt e segretario del Ce.

Per tentare di negoziare questa indennità, tre autobus con 150
dipendenti, si sono recati martedì scorso alla direzione di Psa e una
delegazione simile si recherà presso la direzione della Renault giovedì
prossimo. I dipendenti hanno un altro appuntamento al ministero del
lavoro il 20 luglio. «Andiamo a chiedere al ministero di fare pressione
sui due gruppi automobilistici che hanno ricevuto aiuti dallo Stato» ha
aggiunto il delegato sindacale.

Creata nel 1947 da Eugène e Quentin Fabris, la fabbrica New Fabris
era all’inizio una officina che fabbricava alberi a canne di macchine
per cucire. Successivamente è stata sviluppata ed è arrivata a contare
fino a 800 dipendenti agli inizi degli anni 90.
Per chiedere questi 30.000 euro gli operai si basano sulle somme
versate dai gruppi Renault e Psa ai 200 dipendenti del gruppo Rencast,
specialista anch’esso di componenti in alluminio per l’automobile.
A Châtellerault, il valore dei pezzi fabbricati e stoccati nella
fabbrica è stato stimato dai costruttori di auto a due milioni di euro,
secondo il rappresentante dei lavoratori.

I dipendenti di New Fabris occupano in permanenza la fabbrica, che
lavora al 90% per i due gruppi Psa e Renault, dopo che il tribunale del
commercio di Lione l’ha messa in liquidazione il 16 giugno.