Agliana, si tra le proteste allo statuto ATO

L‘altra sera alcuni compagni hanno fatto un salto ad Agliana per dare il loro caloroso saluto al sindaco Magnanensi… ecco quanto riportato da La Nazione (un po’ in ritardo ma meglio di niente).

Con 12 sì della maggioranza di Centrosinistra e 7 no dell’opposizione (Noi insieme per Agliana, An, Rc), il consiglio comunale ha approvato, ad immediata eseguibilità, la convenzione e lo statuto dell’ Ato unico "Toscana centro". Una riunione consiliare disturbata dagli slogan di protesta del presidio "Giulio Maccacaro", che durante i lavori ha sostato in piazza del Comune per gridare "No all’accorpamento degli Ato e al raddoppiamento dell’inceneritore di Montale" e seguita in aula da numerosi e composti rappresentanti dei comiati contro lo stesso impianto. Le opposizioni disapprovano il nuovo organismo soprattutto perché è una decisione che arriva dall’ alto, senza possibilità di poterla respingere e perchè tiene in maggiore considerazione i comuni che producono più rifiuti, anziché premiare chi li riduce, li differenzia e li ricicla. Come ha spiegato il vice sindaco, Marcello Tesi, le quote di partecipazione tra i 73 comuni che fanno parte dell Ato "Toscana centro" sono così ripartite: 45% in base alla produzione dei rifiuti, 25% in base alla raccolta differenziata, il 30% riferito allo smaltimento sul proprio territorio. Per la ripartizione delle spese, il 70% è in base alla produzione dei rifiuti, mentre il 30% è stabilito sulla popolazione. Il comune di Agliana può partecipare alle decisioni nella misura dello 0,64% e concorrerà alle spese nella misura dell 1,12%. La lista civica "Noi insieme per Agliana" ha criticato il concetto di premiare chi produce più spazzatura e non produce benefici per i comuni che subiscono le ricadute degli impianti. "Abbiamo chiesto e ottenuto – ha annunciato il sindaco, Paolo Magnanensi – anche la previsione di finanziamenti dell’Ato a interventi di risanamento e riqualificazione ambientale dei territori circostanti agli impianti. Le quote devono mantenere un equilibrio: i comuni con più rifiuti non vogliono diminuire e il loro peso e nel complesso producono la materia prima per mandare avanti l’impresa".

Magnanensi e l’assessore Eleanna Ciampolini hanno inoltre  ricordato che questa operazione mira a scongiurare il proliferare d’impianti, richiesta avanzata anche dal consiglio comunale di Agliana quando si temeva il mega termovalorizzatore pratese al Calice. "Uno scenario – ha precisato l’assessore – non del tutto scongiurato".