E’ stato un colpo accidentale a ferire il
giovane tunisino, ricoverato da ieri sera, venerdì 19 semttembre,
all’ospedale Umberto Parini, ad Aosta. Chokri Ben Rejeb, 25 anni di
Aosta, nella notte ha avuto alcune complicanze, e questa mattina,
sabato 20 settembre, è stato sottoposto a un intervento chirurgio per
estrarre il proiettile, rimasto nella parte destra del costato. Il
giovane tunisino è stato ferito da un colpo, partito accidentalmente,
dall’ispettore capo della squadra mobile della questura di Aosta,
Francesco Cirri.
Cirri, assieme a un collega, da alcuni giorni stava dietro al
giovane, ieri sera lo aspettavano in via Parigi, nel parcheggio
adiacente all’assessorato comunale all’ambiente. Verso le 8,45, il
giovane immigrato arriva a bordo di una Fiat Punto grigia. Vede i due
agenti, apre di corsa la portiera e butta fuori una busta. A quel punto
cerca disperatamente di mettere in moto. I due poliziotti si
qualificano e gli dicono di scendere dall’auto. L’uomo si chiude
dentro. I due agenti continuano a qualificarsi, ma l’immigrato nulla. A
quel punto, il collega di Cirri tenta di rompere il finistrino, dal
lato passeggeri, con il calcio della pistola. Ma nulla. A quel punto,
anche l’ispettore Franceso Cirri tenta di rompere il vetro dell’auto.
Il ragazzo continua a tentare di mettere in moto, Cirri a quel punto, è
accovacciato per cercare di armare la sua pistola per sparare alle
gomme dell’auto, l’auto a quel punto si muove, prende l’ispettore alla
caviglia destra, che perde l’equilibrio, e il colpo parte. Il tunisino
rimane ferito alla spalla sinistra, l’ispettore capo cade e riporta
contusioni a un braccio e alla caviglia. Franceso Cirri presta
immediatamente soccorso al ragazzo ferito, chiama subito l’ambulanza, e
gli tiene la testa fino all’arrivo dei medici. Poi, la corsa in
ospedale.
Sul posto arrivano immediatamente gli agenti della squadra mobile e
della volante, oltre al magistrato Luca Ceccanti. Sull’auto trovano 400
grammi di hashish, 10 grammi di eroina e 7 di cocaina, oltre che a un
bilancino elettronico.
Alla scena ha assistito un giovane del palazzo, che ha visto
avvicinarsi di due poliziotti, armati, l’auto sarebbe stata ferma. Poi,
ha sentito un gran frastuono. Spaventato il ragazzo è entrato in casa e
ha chiamato subito il 112.
Ieri notte, è stato sentito il poliziotto che ha partecipato
all’operazione anti droga, oltre che allo stesso Cirri. Sul fatto che
si sia trattato di una fatalità nessuno ha dubbi.
Davanti al pronto soccorso, ieri sera, vi erano due dei dodici
fratelli del giovane marocchino rimasto ferito. "Mio fratello è un
bravo ragazzo – spiega Fifhidi Alì, 43 anni – non so cosa sia successo.
Non sono riuscito a vederlo. Ora gli stanno facendo la tac. So che ho
ricevuto una telefonata e sono corso qui. Mio fratello è in Italia dal
2000, ha sempre lavorato nell’edilizia, ora era disoccupato. Ma non ha
mai avuto problemi con la giustizia. Non ha neppure l’auto. La moto
l’ho ricomprata io, mentre l’auto che aveva non è utilizzabile in
quanto ha avuto un incidente. Ora, voglio capire cosa sia successo".
Chokri Ben Rejeb era stato denunciato dagli agenti della voltante per
detenzione abusiva di armi, in quanto trovato in possesso di una
catana, ovvero di una spada giapponese.
Intanto, la procura ha aperto un’inchiesta, e il fascicolo è sulla scrivania del pm Luca Ceccanti.