Fonte Indymedia Toscana.
Firenze diviene, con quest’episodio, il triste emblema dell’odio razzial.
Nei giorni scorsi l’associazione L’Aurora onlus di Firenze ha rifornito
di cinquanta coperte, provenienti da diverse donazioni, i 50 rom romeni
che, da ormai molti mesi, passano le notti al freddo, avvolti da soli
cartoni, nei pressi di piazza Adua, di fronte alla stazione ferroviaria
di Santa Maria Novella.
Le famiglie rom non hanno mai ricevuto assistenza socio-sanitaria da
parte del Comune di Firenze e non hanno alcuna alternativa
alloggiativa, soprattutto un posto caldo dove stare, visto che
l’ingresso nei centri d’accoglienza per l’emergenza freddo
convenzionati con il Comune di Firenze non consentono l’accesso per la
notte a persone di meno di 48 anni.
Alcune pattuglie dei Vigili urbani di Firenze, martedì 7 ottobre,
intorno alle 3 del mattino, si sono recate, assieme ad alcuni mezzi
della Quadrifoglio, l’azienda di smaltimento dei rifiuti urbani, in
piazza Adua, dove sono improvvisati i giacigli delle decine di rom.
Svegliate di soprassalto le persone, i Vigili hanno intimato loro di
consegnare tutte le coperte e a chi ha obiettato che faceva troppo
freddo, i Vigili fiorentini hanno risposto «Dormite sui cartoni!».
Tutte le 50 coperte sono state dunque sequestrate e gettate, davanti ai
loro occhi, in un camion della Quadrifoglio che procedeva subito a
macerarle.
«Ciò che è accaduto è inammissibile – commentano Stefania Micol,
presidente dell’associazione L’Aurora, e Matteo Pegoraro, co-presidente
con Roberto Malini e Dario Picciau del Gruppo EveryOne – e dimostra
come anche Firenze segua istituzionalmente la corrente razzista e
xenofoba che sta investendo l’Italia, abbandonando la via della
tolleranza e del rispetto dei diritti umani per imbracciare quella
della caccia allo straniero e della criminalizzazione della povertà».
«E’ uno scandalo civile – proseguono gli attivisti – che a Firenze non
solo non si attui alcun programma per l’accoglienza di queste persone,
lasciandole girovagare per il centro senza alcun mezzo di sussistenza
né alcuna proposta di inserimento sociale, ma che vengano tolti loro
con brutalità i pochi mezzi per sopravvivere al freddo di questi giorni
e alla condizione a dir poco precaria in cui essi si trovano».
«Abbiamo già denunciato l’accaduto all’eurodeputata ungherese di
origine rom Viktoria Mohacsì – spiegano poi Malini, Pegoraro e Picciau
– che ha trasmesso la relazione dei fatti all’attenzione del Parlamento
europeo e della Commissione Ue.
Firenze diviene, con quest’episodio, il triste emblema dell’odio
razziale, assieme a Pesaro, la città delle Marche che proprio in questi
giorni ha annunciato il prossimo sgombero da un edificio fatiscente,
senza alternative umanitarie, di una comunità Rom romena formata da
famiglie in stato di indigenza, con bambini piccoli e numerosi casi
sanitari gravi: tumori maligni, cardiopatie, handicap.
Pesaro e Firenze sono sotto osservazione da parte delle Istituzioni
europee: sono città moderne contagiate dal male del razzismo, che è
alla base di persecuzione mista all’indifferenza da parte delle
autorità e istituzioni locali. Se non si compie un passo indietro e si
riscoprono i valori dell’accoglienza e della solidarietà, si arriverà
all’annientamento crudele di esseri umani innocenti cui non è offerta
alcuna speranza di integrazione e, contemporaneamente, al trionfo
dell’intolleranza».
L’Aurora e il Gruppo EveryOne chiedono a gran voce un incontro urgente
con il sindaco di Firenze Leonardo Domenici per trovare una soluzione
tempestiva per queste persone, che con il passare dei giorni rischiano
di contrarre gravi malattie e infezioni per le condizioni
igienico-sanitarie in cui sono costretti a vivere, nonché per le basse
temperature, contro le quali non hanno modo di proteggersi.
Le due associazioni fanno inoltre appello a tutta la cittadinanza
fiorentina, affinché, presso la sede de L’Aurora in via dei Macci, 11
si manifesti nel concreto solidarietà verso famiglie disagiate e
perseguitate, portando semplicemente una coperta, che rappresenti una
risposta civile all’indifferenza del Comune e al trattamento inumano
della Polizia municipale e delle autorità di forza pubblica di Firenze.