eguono alcune traduzioni di comunicati e notizie inerenti alcuni
attacchi avvenuti negli ultimi giorni in Grecia e pubblicati su directaction grecia.
All’interno del sito sopraccitato potete trovare una raccolta di
resoconti e rivendicazioni di sabotaggi, atti vandalici e scontri messi
in atto in Grecia, in lingua originale o tradotti in inglese.
Rivendicazione dell’incendio alla banca nazionale di Salonicco 28/10/2008
Nella notte di martedì 28 ottobre, mentre addobbavano di festività
la miseria nazionale, abbiamo scelto di ridurre in cenere, per
l’ennesima volta, la banca nazionale di strada Venizelou a Triandria,
Salonicco (Tessalonica).
Passando rapidamente oltre la retorica dominante di una crisi
finanziaria e l’emergenza di un nuovo “socialismo”, le ceneri che ci
lasciamo dietro urlano che i meccanismi dello sfruttamento non
collassano da soli. Oltretutto, gli unici a rimetterci in questa crisi
occasionale, non sono le bande dei grandi rapinatori e usurai, che
hanno accumulato per secoli ricchezza e potere, ma le masse degli
oppressi. Basti pensare ai milioni di morti causati dalla seconda
guerra mondiale affinché questo fantastico capitalismo si risollevasse
dalla crisi del ’29.
In ogni caso, opposti ai colossi della finanza, che si inginocchiano
uno dopo l’altro, stanno gli insorti del mondo. Opposti agli schiavi
dello stipendio, che si curano solo del proprio conto in banca, si
pongono con dignità i compagni Iannis Dimitrakis e Giorgos Voutsis-Vogiatzis,
in carcere per la scelta di espropriare un po’ di quel che ci è stato
rubato quotidianamente dalle banche. Opposta all’apatia generalizzata e
alla servitù ostinata, si diffonde l’azione rivoluzionaria.
In fine, possiamo accettare la gratitudine della banca nazionale per
il nostro contributo nel ridurne le filiali, come richiesto dalla crisi.
P.S. Dobbiamo chiarire che l’offensiva delle azioni contro
l’esistente non vuole, né necessita, compagni in carcere o in fuga.
Affermiamo quindi, che finché per I. Nikolaou, D. Syrianou and K.
Halazas si protrarrà questa condizione di prigionia con le sua
caratteristiche, la nostra rabbia trasborderà, con tutte le sua
conseguenze.
Attacco al tribunale militare
Dai mass-media greci
Danni minori sono stati arrecati all’ingresso del tribunale militare di
Rouf, nei pressi di Atene alle 2:35 della notte del 29 ottobre 2008. La
combustione è stata causata da un dispositivo incendiario costituito da
10 bombolette di gas da campeggio. Da quanto comunicato, il fuoco si è
scatenato seguito da un’esplosione, rompendo le vetrate dell’ingresso.
Poco dopo le 7.00, la polizia ha trovato un buco nella recinzione
vicino agli alloggi dei militari, di cui si sono presumibilmente
serviti gli assalitori. E’ da evidenziare come gli incendiari non siano
stati notati nonostante il luogo sia vigilato dai militari.
Attacco contro ufficio del ministero dell’economia
Dai media locali
Nelle ultime ore di lunedì 27 ottobre 2008, un dispositivo
incendiario composto da bombolette di gas è stato piazzato presso uno
stabile degli uffici della proprietà terriera e della compagnia
American Express, su strada Mesogion nel distretto di Holagros, Atene.
L’esplosione ha causato danni minori a entrambe le strutture. La
polizia sta investigando, per il momento non sono pervenute
rivendicazioni.
Comunicato di rivendicazione pervenuto successivamente via mail:
“Il 27/10/08 abbiamo scelto di ataccare gli uffici del ministero
dell’economia su strada Mesogion a Holagros. Il nostro obbiettivo non è
stato casuale.
La riorganizzazione dell’economia, in completa armonia con l’ordine
del capitale, viene attuata per intensificare ancor di più disagi,
ineguaglianza e alienazione.
Nel momento in cui facciamo esperienza del totalitarismo del dominio
e della sua accettazione, i padroni di questo paese, in collaborazione
con gli stati occidentali, si dicono pronti a investire ingenti somme
di denaro per salvare il prestigio del sistema finanziario mondiale e
il regolare funzionamento dell’economia.
In questa normalità imposta, qualcuno sceglie la servitù, qualcuno
l’ozio e qualcun altro non sceglie proprio. Ma c’è anche chi sceglie di
attaccare. Le nostre parole testimoniano la nostra anima: Negazione.
Non chiediamo mitezza, non diamo silenzio. Neghiamo questo mondo e
tutti coloro che contribuiscono a mantenerlo. Per cui sempre invaderemo
i loro sogni come fantasmi, ombre nella clandestinità criminale.
Questo attacco incendiario è solo una pietra della torre della
solidarietà aggressiva, e il nostro contributo alla crisi del
capitalismo locale e globale. Non coltiviamo illusioni. Il mondo non
cambierà coi ragionamenti. C’è bisogno di individui, pronti a rischiare
e incendiare questo mondo fino a farlo risplendere. Le azioni
rivoluzionarie violente abbatteranno ogni traccia di compromesso e pace
all’interno di questa società. Questo attacco è dedicato a Iannis Dimitrakis, che si trova prigioniero per l’esproprio alla banca ETE di strada Solonos.
ARMIAMO, MIRIAMO, SPARIAMO…
PERCHE’ SIAMO IN GUERRA
Συμμορία Μαύρος Πυρετός – Banda della Febbre Nera”