Modena – Ex Cpt ancora nel mirino E scoppia una nuova rivolta

fonte “Il Resto Del Carlino” cronaca di Modena 3/11/2008

A San Cataldo distribuiti volatini con pesanti accuse contro la Misericordia e il suo presidente.
Gli ospiti della struttura hanno gettato i materassi nei cortili. Uno
degli internati, che cercava di scappare, è stato bloccato dalle forze
dell’ordine
Mentre davanti alla sede della Misericordia, a San Cataldo, un gruppo
di ‘antagonisti’ distribuiva volantini contro il Cie, nel centro
identificazioni ed espulsioni gestito dall’associazione andava in scena
la rivolta. Gli ospiti della struttura hanno gettato i materassi nei
cortili non appena uno degli internati, che cercava di scappare, è
stato bloccato dalle forze dell’ordine. Due proteste, una esterna e
l’altra interna al Cie, hanno quindi impegnato polizia e carabinieri
quasi in simultanea. Difficile credere che si sia trattato di una
coincidenza.
Il volantinaggio contro il Cie, contro la Misericordia che lo gestisce
e contro il presidente dell’associazione Daniele Giovanardi, è
cominciato davanti al camposanto in strada San Cataldo ieri pomeriggio,
proprio mentre il cimitero era affollato per la commemorazione dei
defunti. Alcune persone, che si firmano «Nemici dei nuovi lager»,
distribuivano fogli alla gente. «I centri di identificazione ed
espulsione sono galere in cui vengono rinchiusi donne e uomini la cui
unica colpa è quella di essere fuggiti dalle guerre e dalla fame»,
scrivono.
Ma nei volantini si leggono anche frasi dirette a Giovanardi e alla
Misericordia: «Nei Cie si assiste ad abusi e a feroci trattamenti
subiti dagli internati da parte delle divise e degli operatori». Accuse
pesanti verso la gestione dei centri, che Giovanardi non ha intenzione
di lasciar correre: «Farò denuncia — dice — In quei volantini ci sono
scritte cose deliranti e non nascondo una certa preoccupazione». Il
gruppo è stato identificato dalla polizia che ha allontanato gli
‘antagonisti’ dal cimitero e dalla vicina sede della Misericordia: si
tratta di persone provenienti da varie parti d’Italia, tra cui Roma e
Bolzano.
Ma ecco che alle 16.30 è scattato l’allarme dall’interno del Cie: un
magrebino ha chiesto di essere portato all’ospedale, ma quando si è
accordo che stava per essere accompagnato ‘solo’ nell’infermeria
interna al Cie, ha tentato la fuga. E’ stato quindi bloccato dalle
forze dell’ordine: a questo punto è partita la rivolta degli altri
ospiti, tutti uomini, che hanno portato i materassi fuori dai blocchi.
Gli agitati erano una trentina: al Cie sono arrivati gli agenti della
squadra volante che, insieme agli operatori delle altre forze
dell’ordine presenti all’interno e ai militari, hanno riportato la
situazione alla normalità.
Come spiegare la concomitanza del volantinaggio anti Cie e la rivolta
interna? Secondo la polizia, probabilmente, qualcuno degli internati
era in contatto telefonico con uno dei «Nemici dei nuovi lager». Pare
che, malgrado i momenti di tensione, nessuno sia rimasto ferito.
Intanto la polizia, che ha acquisito i volantini, sta cercando di
capire chi siano questi ‘antagonisti’, quali fossero le loro intenzioni
e se davvero la rivolta interna sia riconducibile a qualcuno di loro.
«Sono molto amareggiata per le accuse farneticanti sul nostro conto —
commenta la direttrice del Cie Annamaria Lombardo — tutti possono
testimoniare gli sforzi che facciamo per garantire la massima
assistenza fisica e psicologica agli ospiti».
di VALENTINA BELTRAME