Il 17 ottobre 2008 sul nostro sito abbiamo pubblicato la notizia dell’omicidio di Olga Rukosyla a Irkutsk. E’ stato detto che i
nazisti l’avevano uccisa per le stringhe rosse delle sue scarpe, che in
alcuni ambienti sono un segno di appartenenza Antifa. Grazie alla
recente notizia della uccisione di Fëdor Filatov, non siamo stati particolarmente sorpresi da questa
notizia. Dopo alcuni controlli, abbiamo pubblicato la notizia sul nostro sito.
Dopo la pubblicazione della notizia, abbiamo compiuto vari tentativi
per scoprire cosa è accaduto esattamente -se è mai esistita una ragazza con tale nome a Irkutsk, se qualcuno è stato veramente assassinato
in quella regione, in quel giorno, ecc… non abbiamo né prove né controprove certe. A Irkutsk gli agenti di polizia negano di fatto
l’assassinio , ma il dipartimento di polizia non ha rilasciato alcun commento ufficiale sul caso, che ha causato enormi
attenzioni nei media di Irkutsk. Ci sono alcune famiglie nella regione di Irkutsk con un nome insolito, ma nessuno di loro è stato registrato a
Irkutsk. Le persone dicono di conoscere l’avvenimento, non lo negano, non ammettono l’inganno, ma non forniscono neanche tutte le informazioni
supplementari.
Questo è il motivo per cui il collettivo editoriale di avtonom.org ritiene
necessario annunciare, che a giudicare dai dati disponibili, l’omicidio
non ha avuto mai luogo.
La Principale fonte di informazioni sono stati due abitanti di Irkutsk, che
si presentavano come amici della defunta, hanno raccontato dettagli della storia,
hanno detto il nome e mostrato le sue foto. Un o di loro (Viktor Solonchev,
noto anche come Denver) si è presentato come un agente, mostrando un identificativo di polizia. Le argomentazioni di queste due persone non sono chiare.
Diversamente da altri DPNI e gruppi di ultra-destra, non abbiamo mai
falsificato i fatti, al fine di provare alcuni dei nostri punti di
vista. E uno non ha bisogno d’inventarsi niente -che i fascisti uccidono i propri oppositori politici è noto e dimostrato e purtroppo è accaduto spesso negli ultimi anni.
Ci auguriamo, che la notizia sulla morte di Olga Rukosyla sia stato solo un momento di disinformazione, e siamo spiacenti che questa disinformazione sia
stata ampiamente diffusa in Internet e che abbia generato confusione in molti/e. Da ora in poi, ci sarà più attenzione nel controllare le notizie che ci giungono.
collettivo editoriale di avtonom.org