Questa sera sulla sede del consolato greco di Torino, in corso Galileo Ferraris 65, sono state tracciate le scritte:
Assassini!
Andreas vive nelle lotte.
Alexandros
Andreas Grigoropoulos era un anarchico di 15 anni. Il 6 dicembre, era
un sabato sera, stava di fronte ad un bar con altri compagni. La
questura locale ha sostenuto che all’arrivo di una pattuglia di polizia
lui e gli altri compagni l’avrebbero assalita con bastoni e pietre.
Questa versione è stata subito smentita dai numerosi testimoni
presenti. Al passaggio dell’auto della polizia i compagni si sono
limitati a insultare gli agenti, che, poco dopo, sono tornati a piedi
davanti al bar. Uno di loro, Epaminodas Korkoneas, estratta la pistola,
ha fatto fuoco colpendo al cuore il giovane Alexandros Andreas.
L’assassino in divisa, spalleggiato dal collega Vasilis Saraliotis si è
poi allontanato lasciando a terra nel suo sangue un ragazzo di 15 anni.
Quella
stessa notte e poi nei due giorni successivi in Grecia è scoppiata la
rivolta: nelle città principali come nei piccoli centri sono stati
assaliti e dati alle fiamme questure e commissariati, auto della
polizia, banche e centri commerciali. L’8 dicembre la polizia ha
respinto a fatica un assalto al parlamento. Cortei imponenti hanno
attraversato il centro di Atene e Salonicco: in più occasioni i
manifestanti hanno attaccato la polizia che ha reagito caricando e
sparando lacrimogeni. Negli scontri numerosi sono i feriti e gli
arrestati. Tutte le università sono occupate mentre il paese si prepara
allo sciopero generale di mercoledì 10 dicembre.
Negli
ultimi anni in Grecia la riforma delle pensioni e quella del mercato
del lavoro hanno determinato un impoverimento crescente e l’aumento
della precarietà. Le condizioni di sicurezza sul lavoro sono peggiorate
in modo drastico: il moltiplicarsi di incidenti sul lavoro ne è il
segno più evidente. Recentemente ai cantieri navali di Perama al porto
del Pireo sono morti 8 operai.
La
crisi economica, le conseguenze devastanti delle selvagge politiche
liberiste del governo Karamanlis, il peggioramento delle condizioni di
vita dei lavoratori, l’erosione di ogni garanzia e tutela definiscono
un quadro in cui la lotta contro la repressione e la brutalità
poliziesca si salda con le lotte sociali in un cocktail che potrebbe
diventare ancora più esplosivo.
La
nostra solidarietà ai compagni e alle compagne che stanno lottando
nelle strade greche per affermare la propria opposizione ad un ordine
fondato sullo sfruttamento e sulla repressione.
Lo Stato e il Capitale uccidono ogni giorno, in ogni dove. La rivolta degli sfruttati e degli oppressi è la nostra rivolta.
Federazione Anarchica Torinese – FAI
Corso Palermo 46
La sede è aperta ogni giovedì dalle 21
338 6594361