Grecia – Notizie dirette

da un compagno in grecia

Atene, Exarchia, 6 gennaio 2009

Le occupazioni delle facolta’ sono terminate il 24 e la situazione
si e’ decisamente tranquillizzata, anche se durante le vacanze e’ stato
occupato un altro posto, un teatro in mezzo alle tre piazze centrali di
Atene, con l’intento di mantenere un luogo per le assemblee e per
continuare a vedersi. La partecipazione e’ decisamente diminuita, a
fronte delle assemblee di dicembre che riunivano centinaia di persone,
ma rimane molto consistente: basti pensare che all’assemblea di stasera
ad economia -convocata il giorno stesso – eran presenti circa 400
persone, e stiam parlando solo di anarchici, niente studenti, niente
immigrati, niente zingari, invece presenti nelle assemblee di dicembre.

Nei giorni scorsi è successo più o meno questo:

31 dicembre presidio notturno al carcere di
Koridallos prima al maschile, poi al femminile, 500 persone circa,
presenza sparuta di forze di polizia (una trentina), corteo spontaneo
con qualche lieve danno (Koridallos e’molto lontana dal centro).
Contemporaneamente un blocco nel centro attacca una decina di banche.

1 gennaio: nel tardo pomeriggio viene attaccato un gruppo di poliziotti con molotov appena fuori Exarchia.

2 gennaio: volantinaggio nella metropolitana sul
caso di Kostantina, occupazione di due uffici per leggere piu’ volte
attraverso i microfoni della metro il volantino che rimandava al corteo
del giorno seguente. Praticamente tutti prendono il volantino e leggono
sul momento, chiedendo informazioni- Due parole su Kostantina Kunova:
immigrata bulgara, lavorava nell’impresa di pulizie della metro,
sindacalista, a dicembre si rifiuta di firmare/accettare una
tredicesima da 200 euro ma "ufficialmente" da 800 euro. Una sera,
rincasando viene aggredita e le viene tirato in faccia dell’acido che
le penetra nella gola. Attualmente e’ ancora in fin di vita
all’ospedale, nel caso remoto in cui sopravviva, avra’ comunque perso
entrambi gli occhi e lesionate in modo definitivo le corde vocali,
insomma muta e cieca oltre allo stomaco gravemente lesionato. I
giornali han parlato pochissimo di lei, come han parlato niente di un
pakistano trovato morto qualche giorno fa e probabilmente ucciso.

3 gennaio: ore 13, corteo anarchico in solidarieta’ con Kostantina.
Un migliaio di persone. Durante il corteo una stazione della metro
viene ripulita da telecamere e obliteratrici, la polizia si mantiene
lontanissima per tutto il tragitto.
ore 15: parte altro corteo solidale con i palestinesi di Gaza
organizzato da sinistre varie, direzione ambasciata israeliana.
Quattro-cinque mila persone circa, molti anarchici presenti, violenti
scontri per piu’ di un’ora iniziati da giovani palestinesi, decine di
banche danneggiate.
I nuovi lacrimogeni provenienti da Israele sono effettivamente di altra pasta secondo molti.
Contemporaneamente un gruppo di un centinaio di anarchici attacca la
stazione metropolitana di una delle tre piazze centrali di Atene, a
molti km di distanza dal corteo. Decine di telecamere, uffici e
obliteratrici distrutte.

4 gennaio: altro corteo per la palestina, convocato
il giorno stesso, quindi non preparato, due-tre mila persone, nuovi ma
piu’ brevi scontri difronte all’ambasciata israeliana, altre decine di
banche danneggiate.
Sei fermati, tutti rilasciati.
Nella notte vengono sparati diversi (pare piu’ di venti) colpi di
pistola e kalashnikov (si parla pure di una granata) verso una squadra
antisommossa. Due poliziotti vengono colpiti da piu’ colpi. Uno e’
molto grave ma ormai fuori pericolo.

5 gennaio: al mattino presidio sotto il ministero del lavoro per Kostantina. Nel pomeriggio megafonaggi e volantinaggi nel centro.

Nel quartiere di Exarchia, dove la polizia non mette piede da mesi
(non e’ una metafora) vengono eseguiti 300 (non 72 come riportato da
qualche parte) fermi di polizia dalle squadre antisommossa. Diverse
perquisizioni in abitazioni e locali, molti sono ritrovi di anarchici.
Le squadre effettuano un vero e proprio rastrellamento, con
intimidazioni varie.
Attualmente dei 300 rimangono solo 5 in stato di fermo, verranno, si
suppone, rilasciati domani. Il quartiere di Exarchia e’ pieno di sbirri
in assetto anti sommossa, cosa che non accadeva da anni secondo alcuni.
Il luogo dell’assassinio di Alexis e’ presidiato da sbirri ma, in piena
notte,decine di persone stazionano il luogo dandosi il cambio e girano
continuamente per il quartiere (vi sono sedi anarchiche, di altre
organizzazioni, bar di anarchici e altro, per cui gli abitanti
presidiano il tutto). Vi sono ancora sporadici fermi, ma non c’è alcuna
intenzione di mollare la piazza agli sbirri Alla sera assemblea a
Economia, centinaia di persone presenti. Gli abitanti di Exarchia,
riuniti in un’altra assemblea di quartiere invitano per l’indomani alle
13 ad un concentramento nella piazza centrale per ricacciar via la
polizia (gia’ a dicembre gli stessi si eran presentati alla caserma del
quartiere a chieder che si levassero dal cazzo).
All’Irida Squat, il teatro, un centinaio di persone è riunito per
prevenire eventuali sgomberi (il luogo non ha l’asylum, al contrario
delle facolta’) o piu’ probabili, secondo i compagni, attacchi dei
fasci…. Si attendono per i prossimi giorni altre pesanti reazioni…..

Per il resto Atene viene ripulita velocemente ma ci sono centinaia
di negozi di lusso, concessionarie, banche, catene commerciali
letteralmente in fumo, diversi edifici di 4-5 piani sono interamente
bruciati. In alcune vie l’odore di bruciato si sente ancora
pesantemente. Pare che l’80% del commercio natalizio sia fottuto.
Per le rivolte di dicembre ci sono 200 denunciati ma solo una
settantina sono detenuti, per lo piu’ immigrati beccati durante i
saccheggi.
Venti di questi settanta verranno processati con le leggi
antiterrorismo. C’e’ un numero imprecisato di dispersi, ancora
immigrati, visto che non si puo sapere nulla sui deportati o espulsi.
Il 9 ci sara’ la prima manifestazione studentesca dopo le vacanze;
nell’ultima settimana gli studenti, che a quanto pare son quelli che
han fatto piu’ macello insieme agli immigrati, son rimasti fermi.
Il 15 ci saranno manifestazioni in tutta la grecia per gli arrestati,
mentre il 17 ci sara’ una manifestazione nazionale a Larissa, nel nord.