In seguito alle richieste di dissequestro di
computer e varie abbiamo ricevuto qualche scarna paginetta che
riassume le motivazioni delle indagini sulle esplosioni alla Crocetta.
Due elementi saltano agli occhi. Il primo è che il maldestro tentativo
repressivo dell’ineffabile Tatangelo ruota attorno al giornale
anarchico KNO3, giornale che alcuni degli indagati hanno stampato in
tipografia e diffuso pubblicamente in cortei e altre iniziative del
movimento anarchico, giornale che, (copione già visto nelle questure e
tribunali italiani) magicamente diventa clandestino solo perchè non ha
l’autorizzazione di legge.
Altro elemento molto più inquietante è il tentativo di fare un’indagine
che si basi su inoppugnabili "prove scientifiche" se non che siamo
anche qui in bilico tra la tragedia e la farsa. Guarda caso, nonostante
questi documenti siano stati ricevuti in decine di giornali e
quotidiani, le uniche tracce di DNA che trovano sono su due buste
ricevute, in tempi diversi, dall’emittente di movimento Radio Blackout,
guarda caso quindi in un ambiente frequentato da molti compagni e
indagati e guarda caso proprio in occasione di quella posta ricevuta –
è noto a tutti nell’ambiente anarchico torinese – ci sono state
assemblee in cui la suddetta rivendicazione è passata di mano in mano
prima di venire consegnata alla locale questura (e su questa prassi
aberrante ci sarebbe da aprire una bella parentesi, ma non è questo il
momento).
Chiaro è quindi che questo è l’impacciato tentativo (dopo 2 anni di
indagini ormai stantie) di cercare di tirare qualche pesce nella rete,
per qualche arresto dell’ultimo minuto.
Alcuni degli indagati