ATENE – Gli anarchici greci, la cui rivolta dello scorso dicembre è divenuta simbolo della resistenza no-global, hanno lanciato un lungo assalto contro i capisaldi del potere politico ed economico. Assalto che coincide con gli ultimi preparativi per il G20, in programma a Londra giovedì, e per lo sciopero generale – indetto lo stesso giorno – contro la politica economica del governo di Costas Karamanlis. Negli ultimi giorni una marea di attentati, sia pure di bassa intensità, ha colpito banche, uomini politici e di governo, partiti, agenzie marittime, negozi ad Atene e a Salonicco. Ed ha messo di nuovo sulla difensiva la polizia accusata da opposizione e media di "incapacità" e "risposta inadeguata"; e contemporaneamente da Amnesty International di "uso eccessivo della forza" e di "gravi violazioni dei diritti umani". L’ultima serie di attacchi ad Atene, continuazione dei gravi disordini seguiti lo scorso dicembre all’uccisione da parte di un agente del quindicenne Alexis Grigoropoulos, si è avuta nelle prime ore di stamani, soprattutto contro alcune banche; ed ha fatto seguito ad una giornata, ieri, caratterizzata da una vera e propria ondata di attentati nella capitale e a Salonicco, fortunatamente senza vittime, contro politici, partiti, banche e interessi commerciali. Gli attacchi odierni con ordigni artigianali a gas sono stati compiuti contro quattro banche, un autosalone, e diverse auto di imprese, delle poste e di altri enti pubblici alla periferia di Atene. Ieri sera una serie di attentati incendiari erano stati compiuti contro uffici di due viceministri del governo di centrodestra e quattro deputati della maggioranza e dell’opposizione a Salonicco, provocando danni ma nessuna vittima. Gli attacchi seguivano di meno di 24 ore azioni simili contro uffici del partito di governo Nuova Democrazia (ND), quattro banche e un salone di imbarcazioni da diporto ad Atene. Sebbene nessuno di questi attacchi sia stato rivendicato, la polizia non ha dubbi che siano opera del movimento anarchico. Anche se negli ultimi tempi la differenza fra no-global e guerriglieri veri e propri, autori di vari attentati nessuno dei quali mortale, appare sempre più sottile. Fonti della polizia dicono di temere nuovi conati di violenza, e non escludono che il crescendo di attentati possa essere dovuto in qualche modo all’appuntamento del G20 a Londra, lo stesso giorno in cui si svolgerà in Grecia lo sciopero generale. Un appuntamento, il G20, dove la polizia inglese teme l’intervento degli anarchici europei, a cominciare da quelli greci. Ma fonti dell’antiterrorismo ad Atene dicono di ritenere che l’aumento della violenza degli anarchici abbia soprattutto cause endogene e sia da mettere in rapporto con l’inizio domani del processo contro un loro compagno arrestato nel 2007, Giorgio Voutsis-Vogiatzis.