Firenze – Resoconto presidio all’Opg di Montelupo

E’ passata quasi una settimana, tuttavia non possiamo non far sapere cosa
è accaduto domenica 5 aprile all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di
Montelupo Fiorentino
.

In una trentina ci siamo ritrovati nel giardino sotto l’OPG. Avevamo con
noi cibo, volantini, opuscoli, delle mostre antipsichiatriche e un impianto
mobile con microfono. Per la giornata era prevista un’assemblea pubblica su
come proseguire la lotta contro questo lager psichiatrico.

A febbraio scorso infatti, saputo delle lettere di protesta dei detenuti
sui pestaggi e i maltrattamenti subiti, avevamo già fatto alcuni
interventi sul territorio, nella speranza che la protesta potesse arrivare
fin dentro.

Come continuare la lotta, dunque? La risposta ce l’hanno data due gosti
della locale Arma dei Carabinieri, che si sono presentati tentando di
"sciogliere l’assembramento" e pretendendo la rimozione dei pannelli
informativi.
Una vera e propria barzelletta, giacchè così facendo i militi ci hanno
prima portato la solidarietà, l’interesse e la partecipazione di una
decina di giovani del luogo che erano a farsi i cazzi loro nel giardino,
quindi hanno ottenuto di trasformare l’assemblea in un presidio di
protesta.

Dopo la ritirata dei gosti in divisa e alcuni interventi e testimonianze al
microfono, ci siamo spostati sotto le mura per fare un saluto ai

prigionieri. E allora è successo quello che non ci aspettavamo:
DAL CARCERE SI SONO LEVATE LE GRIDA DI SALUTO E RABBIA DEI DETENUTI:
forza ragazzi, viva le lotte e GIUSTIZIA, DIRITTO, LIBERTA’.

Nel frattempo altri sei poliziotti in borghese compaiono e assistono
impotenti al contatto tra dentro e fuori.

Dopo un ultimo diverbio con gli sbirri, che purtroppo riescono a ottenere
le generalità di una compagna, ce ne siamo andati con mille idee e un
sorriso sulle labbra.

laboratorio contro la repressione