Stamattina, venerdì 17 aprile 2009, si è svolta presso il Tribunale di
Benevento
la seconda udienza del processo che vede imputati cinque compagni per
il reato di “vilipendio delle forze armate”, riferito ad
un’iniziativa antimilitarista svoltasi il 4 novembre 2006, che finì –
lo ricordiamo – con 4 ore “ricreative” in caserma.
Il Tribunale, era per l’occasione zeppo di guardie e sgherani dello Stato
di ogni tipo. All’entrata era stato anche montato un metal detector per
controlli mirati. Per entrare, passando sotto le forche caudine, gli
imputati ed alcuni solidali, sono stati sottoposti ad una generica
perquisizione.
In aula erano presenti naturalmente carabinieri e Digos, chiamati a
testimoniare contro i compagni. Purtroppo gli “illustri signori” non
hanno potuto aprir bocca, in quanto l’avvocato della difesa, in fase
predibattimentale, ha esposto un vizio di forma nel procedimento. Sembra
che per il reato di vilipendio sia necessaria, per procedere con le
indagini, l’autorizzazione del Ministero di Grazia e Giustizia. Non solo
tale autorizzazione è assente dagli atti, ma latitante è anche la
richiesta stessa di tale atto.
Dopo un’affannosa quanto infruttuosa ricerca dell’atto nel faldone da
parte del PM, il giudice ha deciso il rinvio che dovrebbe dare il tempo
all’accusa di provare (probabilmente invano) a trovare l’autorizzazione
mancante.
Il prossimo appuntamento è quindi fissato al 5 Giugno.
Con le guardie a bocca asciutta e costrette ad un riso amaro, esprimiamo
ancora una volta solidarietà ai nostri compagni e fratelli.
CONTRO LA GUERRA E CHI LA PRODUCE
Gruppo Anarchico, “Senza Patria”, Benevento