Siamo arrivati al punto cruciale, il momento in cui la questura, insieme a politici e loschi presidi, ha gettato definitivamente la maschera: Lunedì 11 Maggio il corteo degli studenti medi e universitari che chiedeva spazi di agibilità nelle scuole ora negati, veniva caricato violentemente e ripetutamente dalla polizia in via della Colonna. Decine i feriti, un ragazzo all’ospedale operato d’urgenza per frattura dello zigomo e del setto nasale e, alla fine della conseguente caccia allo studente operata da DIGOS, squadra mobile e carabinieri, un bilancio di una quindicina di trascinati in questura.
Il preside del Liceo Michelangelo Primerano, candidato nella lista di Renzi, il sindaco e Totaro, con al seguito la sua formazione in bilico tra la democrazia liberale e le aggressioni squadriste che candiderà Galli a sindaco di Firenze non possono permettere che gli studenti si autorganizzino per portare avanti le proprie lotte, che chiedano spazi di agibilità politica e che li rivendichino se a loro non concessi. E’ quindi stato il momento di stringere e incalzare le pressioni sulla questura, perché trattassero il movimento studentesco come uno stato repressivo vuole. Provenendo da due mesi in cui al polo di Novoli e anche a scuola nostra è sempre più attaccata e osteggiata la possibilità di vivere lo spazio destinato agli studenti durante la giornata, con presidenze che al Liceo da Vinci e alla Facoltà di Scienze Politiche decidono arbitrariamente come gestire i luoghi e quando aprirli e con rettorati che si schierano in favore delle destre e della repressione degli studenti, lunedì siamo arrivati al culmine di una situazione che reprime e attacca tutti, una situazione che fa sì che il controllo e l’imposizione delle leggi securitarie e autoritarie quali Gelmini, sicurezza, immigrazione etc. siano deliberatamente esercitate, cercando di eliminare, o in modo subdolo o in modo diretto, ogni voce di dissenso. Ma gli studenti si rendono conto che non si può andare avanti così, che da Ottobre a questa parte nessuno stava giocando ma solo lottando, senza tregua perché la necessità è fermare la deriva fascista dei nostri padroni e cominciare a riconquistare i nostri diritti che dalle scuole alle strade ci vengono negati quotidianamente. I manganelli non ci hanno fatto paura, ma ci hanno fatto sentire ancora più forti delle nostre convinzioni ed è per questo che ci stiamo organizzando per riportare nelle piazze e nei luoghi che viviamo ogni giorno le pratiche del popolo e l’autogestione. Quindi stiano attenti i denunciatori e picchiatori in divisa e chi li manda, perché dalle scuole dalle università l’autorganizzazione avanza!SABATO 16 MAGGIO CORTEO CITTADINO CONTRO LA REPRESSIONE ORE 15 PIAZZA SAN MARCO
Il preside del Liceo Michelangelo Primerano, candidato nella lista di Renzi, il sindaco e Totaro, con al seguito la sua formazione in bilico tra la democrazia liberale e le aggressioni squadriste che candiderà Galli a sindaco di Firenze non possono permettere che gli studenti si autorganizzino per portare avanti le proprie lotte, che chiedano spazi di agibilità politica e che li rivendichino se a loro non concessi. E’ quindi stato il momento di stringere e incalzare le pressioni sulla questura, perché trattassero il movimento studentesco come uno stato repressivo vuole. Provenendo da due mesi in cui al polo di Novoli e anche a scuola nostra è sempre più attaccata e osteggiata la possibilità di vivere lo spazio destinato agli studenti durante la giornata, con presidenze che al Liceo da Vinci e alla Facoltà di Scienze Politiche decidono arbitrariamente come gestire i luoghi e quando aprirli e con rettorati che si schierano in favore delle destre e della repressione degli studenti, lunedì siamo arrivati al culmine di una situazione che reprime e attacca tutti, una situazione che fa sì che il controllo e l’imposizione delle leggi securitarie e autoritarie quali Gelmini, sicurezza, immigrazione etc. siano deliberatamente esercitate, cercando di eliminare, o in modo subdolo o in modo diretto, ogni voce di dissenso. Ma gli studenti si rendono conto che non si può andare avanti così, che da Ottobre a questa parte nessuno stava giocando ma solo lottando, senza tregua perché la necessità è fermare la deriva fascista dei nostri padroni e cominciare a riconquistare i nostri diritti che dalle scuole alle strade ci vengono negati quotidianamente. I manganelli non ci hanno fatto paura, ma ci hanno fatto sentire ancora più forti delle nostre convinzioni ed è per questo che ci stiamo organizzando per riportare nelle piazze e nei luoghi che viviamo ogni giorno le pratiche del popolo e l’autogestione. Quindi stiano attenti i denunciatori e picchiatori in divisa e chi li manda, perché dalle scuole dalle università l’autorganizzazione avanza!SABATO 16 MAGGIO CORTEO CITTADINO CONTRO LA REPRESSIONE ORE 15 PIAZZA SAN MARCO