Operazione repressiva – 40 perquisizioni e arrestati due compagni | Aggiornato

Apprendiamo da alcuni compagni perquisiti che uno
degli arrestati è Sergio Maria Stefani, già colpito dall’operazione
Cervantes nel 2003. Le perquisizioni operate dai Ros hanno in molti
casi coinvolto le abitazioni di compagne e compagni già "visitati" solo
pochi mesi fa, il 18 febbraio 2009. A differenza di quanto illustrato
dalle veline dei Ros ripubblicate dai media di regime, il fermo dei due
compagni a bordo di un’auto rubata non è avvenuto subito prima delle
perquisizioni, bensì molte settimane prima… giusto il tempo di
imbastire l’ennesima inquisizione repressiva. Seguiranno aggiornamenti.


 

Roma, 3 lug. (Adnkronos) – A quanto apprende
l’ADNKRONOS, due esponenti dell’area anarco-insurrezionalista sono
stati arrestati questa mattina dai Carabinieri del ROS per associazione
sovversiva ed attentato alla sicurezza dei trasporti pubblici su
ordinanza di custodia cautelare del Giudice di Perugia.

Altre 40 perquisizioni disposte in Umbria, Lazio ed
altre regioni italiane dalla Procura della Repubblica di Perugia sono
in corso nei confronti di altrettanti indagati.

 

L’indagine era stata avviata dopo che i Carabinieri avevano
controllato i due arrestati odierni su un’auto rubata, mentre si
accingevano a sabotare la linea ferroviaria Orte-Ancona con ganci
artigianali appositamente costruiti, che avrebbero interrotto la linea
elettrica al passaggio del primo convoglio.

 

Erano pronti a passare all’azione, ma sono stati bloccati in tempo
dai carabinieri dei Ros. I militari hanno tratto in arresto due noti
esponenti dell’area anarchica. La coppia di anarchici e’ stata indagata
per organizzazione e partecipazione ad un’associazione sovversiva
d’ispirazione anarco-insurrezionalista dedita al compimento di azioni
criminose con finalita’ di terrorismo ed eversione dell’ordine
democratico; concorso in attentato alla sicurezza dei trasporti,
aggravato dalle finalita’ di terrorismo e di eversione dell’ordine
democratico, mediante l’utilizzo di ganci in ferro di fabbricazione
artigianale da collocare sui fili elettrici della linea ferroviaria
Orte-Ancona, realizzati seguendo fedelmente le modalita’ illustrate nel
manuale anarco-insurrezionalista clandestino: ”Ad ognuno il suo. 1000
modi per sabotare questo mondo”.

 

Il provvedimento e’ stato emesso dal Gip su richiesta della Procura
della Repubblica di Perugia, che ha anche disposto una serie di
perquisizioni, effettuate nel Lazio, in Piemonte, Lombardia, Toscana,
ed Abruzzo, nei confronti di altri 37 indagati per il reato
associativo, nonche’ di ulteriori 7 persone in stretto contatto e
ritenute in grado di poter fornire supporto al progetto eversivo.

 

”L’indagine, denominata convenzionalmente ”Shadow”-spiegano i
carabinieri- puntava ad approfondire i rapporti tra i soggetti della
stessa area arrestati il 23.10.2007 – attualmente a giudizio presso la
Corte di Appello di Terni – ed i ”gruppi di affinita”’ attivi nella
Regione”.

 

”Importanti e significativi elementi -proseguono i carabinieri-
giungevano dall’indagine convenzionalmente denominata ”Crocevia 2” –
diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma nei
confronti delle componenti viterbesi e capitoline- confluita nel
procedimento perugino”.

 

Per i carabinieri e’ stato cosi’ possibile neutralizzare una
pericolosa cellula anarco-insurrezionalista, il cui programma
criminoso, spiega l’Arma, ”si inquadrava nel piu’ ampio progetto
sovversivo di preordinate ”campagne rivoluzionarie” di lotta,
raccordate con quelle intraprese da omologhe formazioni operanti in
Spagna e Grecia; appurare l’impegno delle frange piu’ radicali del
circuito anarco-insurrezionalista nel rilancio di ”percorsi di lotta”
piu’ incisivi, al fine di realizzare ”uno sbocco insurrezionale” del
progetto rivoluzionario anarchico”. E ancora, documentare
l’elaborazione e la divulgazione clandestina del manifesto ”Kno3” –
MARZO 2008 – FOGLIO ANARCHICO RIVOLUZIONARIO 0 NUMERO 0”, strumento.,
spiegano i carabinieri, ”di diffusione del pensiero
anarco-insurrezionalista, inserito nel piu’ ampio progetto di lotta
contro lo Stato”.

 

L’attentato, che doveva essere realizzato attraverso l’utilizzazione
di ganci in ferro artigianali da collocare sui fili elettrici della
linea ferroviaria che sarebbe stata cosi’ tranciata dal passaggio del
primo treno, e’ stato impedito dall’intervento di una pattuglia di
Carabinieri in perlustrazione, che aveva bloccato i due a bordo di
un’auto rubata e sequestrato il materiale.