Una storia già vista – Solidarietà a Sergio e Alessandro

UNA STORIA GIA’ VISTA: stesso GIP e stesso PM
arrestano due compagni anarchici Seconda mega-operazione a caccia di
anarchici in Umbria in due anni, ancora una volta gestita dai ROS,
ancora una volta c’è lo zampino della Procura di
Perugia, ancora
una volta il PM è Manuela Comodi, ancora una volta il GIP è Nicla
Flavia Restivo, ancora una volta l’accusa è “associazione sovversiva
con finalità di terrorismo anche internazionale e di eversione
dell’ordine
democratico”, ancora una volta gli stessi reati
contestati sempre dagli stessi (scusate la ripetizione, ma qui tutto si
ripete) inquirenti sono ben al di sotto di quella accusa. Insomma una
storia già vista.
Proprio mentre il processo a Terni per i quattro
giovani spoletini arrestati il 23/10/2007 perde colpi ogni giorno (e
siamo ancora ai testimoni dell’accusa), proprio 3 giorni dopo la
clamorosa debacle di un alto ufficiale di
ROS che non ha saputo
rispondere alle semplici domande di un giudice (Quale è la struttura
del gruppo? Quali sono le fonti di finanziamento? Quali sono le armi?
Dove si trova il covo?), proprio alla vigilia del “G8 della crisi” come

ormai tutti lo chiamano, proprio all’indomani del disastro
ferroviario di Viareggio, proprio all’indomani dell’approvazione delle
ronde e dell’impunità per i servizi segreti, in piena emergenza
securitaria, in piena emergenza terremoto, in piena emergenza
economica, gli stessi ROS, lo stesso PM, lo stesso GIP si inventano
un’accusa che sanno già che fra due o tre anni cadrà, ma che intanto
serve a rovinare la vita a due ragazzi di 23 (Alessandro) e 27 anni
(Sergio), due compagni che devono pagare per la loro militanza
politica.
Un anno e mezzo fa sono riusciti ad inventarsi
un’associazione terroristica con delle semplici scritte sui muri e
qualche danneggiamento a dei cantieri, oggi (gli stessi ROS, GIP e PM)
si inventano un’associazione terroristica
senza reati solo con il fatto che “avevano in programma di compierli”!
Ultima
provocazione: Sergio e Alessandro sono stati messi proprio nel carcere
di Spoleto; così da schedare i movimenti nell’area, stressare
ulteriormente una città già duramente provata dal vero e proprio
assedio militare di un anno e mezzo fa, rinata ma comunque sfinita
nelle decine di manifestazioni, presidi, banchetti, conferenze e
concentri, ma che comunque non perderà la triste occasione di
dimostrare a questi due compagni la solidarietà di cui è stata capace
con i suoi quattro figli.
Qualcuno si è chiesto come mai proprio
lo stesso PM e lo stesso GIP di Perugia, malgrado l’inchiesta fosse
cominciata a Roma? Qualcuno si è chiesto come mai questa inchiesta
nasce con lo scopo di trovare collegamenti fra la
“cellula”
spoletina e le altre in Italia, ma fallisce clamorosamente i propri
obbiettivi tanto che su 40 indagati in Umbria, Lazio, Toscana, Piemonte
e Lombardia non c’è nessuno dei 4 imputati di Spoleto (e sappiamo
quanto è
facile finire sul registro degli indagati della dott.sa
Comodi)? Dobbiamo forse sospettare che il collegamento con gli
spoletini sia solo un escamotage tecnico-giuridico per far svolgere il
processo a Perugia? Dobbiamo forse sospettare che il PM o il GIP di
Roma non voleva firmare un’inchiesta così debole e così i ROS si sono
rivolti alla Comodi e alla Restivo che firmano tutto quello che gli
dicono? Ricordiamoci che nell’inchiesta Bruhwood il PM Comodi e il GIP
Restivo hanno copiato quello che gli dicevano i carabinieri
dimenticando perfino le relazioni contrarie di Polizia e Vigili del
Fuoco , o addirittura commettendo gli stessi errori di battitura e
ricalcando la stessa punteggiatura!

LIBERTA’ IMMEDIATA AD ALESSANDRO E SERGIO!
SOLIDARIETA’ PER MICHELE, DARIO, DAMIANO E ANDREA SOTTO PROCESSO!
GIUSTIZIA PER FABRIZIO, SCAGIONATO DOPO 3 SETTIMANE COME SE NULLA FOSSE!

Invitiamo a scrivere ai compagni in carcere:
Sergio Maria Stefani
Alessandro Settepani
Via Maiano 10
06049 Spoleto (PG)

Anarchici spoletini