Solidarietà a Sergio e Alessandro – varie

Solidarietà a Sergio e Alessandro – Comunicato dall’Umbria

"Prova un po’ a mostrarti non suo, ma tuo, per questo verrai gettato in carcere, tu che ti sei sottratto al suo egoismo"

Max Stirner

Il regime democratoco totalitario, in 60 anni di storia, ha sempre
cercato di soffocare qualsiasi forma di dissenso che mettesse in luce
le contraddizioni di questo distruttivo sistema, controllato da stato e
capitalisti.
Chi prova a far saltare questi sporchi ingranaggi, sia
con azioni dirette che con militanza politica, viene ingabbiato nei
lager democratici o ucciso per mano degli stessi boia, che
quotidianamente devastano il nostro mondo e cercano di annientare
qualsiasi tipo di relazione tra individui che rifiutano la logica del
"produci-consuma-crepa".
Ci sono persone che non si fanno intimidire
dalla repressione dello stato, che rischiano la propria libertà,
cercando di sabotare gli strumenti necessari per la continuazone di
questo sistema classista che basa le sue fondamenta sullo sfruttamento
della natura e dell’ uomo.
In questo clima chi si ribella alla
schiavitù imposta dal sistema produttivo, ovvero chi si ribella alle
politiche dello stato del capitale, alla guerra che ormai è pace, allo
sfruttamento becero delle risorse naturali, viene rinchiuso ed isolato,
perchè pericoloso per il profitto e sbattuto nelle prime infami pagine
dei "giornalai fascisti" che, come in ogni regime, educano alla
devozione per il padrone.
In questo clima Alessandro e Sergio vengono arrestati accusati di associazione sovversiva con finalità di eversione
dell’ ordine democratico .
Altri 40 vengono indagati per lo stesso reato così da legettimare il  capo di imputazione (art.270bis).
Assistiamo  all’ennesimo arresto senza reato compiuto.
Ma ai padroni non importano i fatti.
L’idea
di poter dar vita ad un processo rivoluzionario anche tramite il
sabotaggio basta a far tremare la misere menti che ci governano e che
ci vorrebbero sempre piu governabili.
Cosi la macchina
demo-repressiva continua la sua opera di isolamento verso chi non si
adatta e lotta per un mondo senza sfruttati e sfruttatori.

Crediamo  che le ragioni della miseria in cui viviamo siano da ricercare nella pratiche del dominio.
Ci
sentiamo perciò complici delle idee e delle pratiche che vengono
portate avanti in tutto il mondo contro lo stato e il capitale.
Complici se colpevoli solidali se innocenti.
La
solidarietà deve essere accompagnata dalla lotta, la nostra opposizione
a questo mondo fatto di sbarre e di cemento deve essere quotidiana.

inividui ribelli dell’umbria


Sull’operazione Shadow, solidarietà a Sergio e Alessandro

All’alba di venerdì 3 luglio una quarantina fra compagne e compagni sparsi in mezza Italia vengono svegliati dai soliti ROS.
A
distanza di  due anni dall’operazione Brushwood, che portò a cinque
arresti nell’ottobre 2007, la procura perugina parte nuovamente
all’attacco del dissenso con un’inchiesta nuova di zecca, l’operazione
Shadow.
Anche questa volta il consueto 270 bis corre in aiuto dello
Stato per bloccare, o cercare di farlo, situazioni di lotta e di
dissenso, nello spasmodico tentativo di eliminare chi, con
determinazione e passione, lotta contro un sistema che imprigiona,
sfrutta ed uccide.
Ed anche questa volta due compagni, Sergio ed Alessandro, vengono strappati agli affetti ed alla lotta.
Non
possiamo non notare che questa nuova ondata repressiva arriva a pochi
giorni dal G8 dell’Aquila, città distrutta dal terremoto e nella quale
sono in corso da mesi le prove per il nostro prossimo
futuro…controllato.

Non possiamo nemmeno ignorare che, nonostante i due compagni siano
stati fermati ben 16 mesi fa a detta degli inquirenti su un’auto rubata
e con a bordo materiale per sabotare una linea ferroviaria, tutto ciò
avvenga a pochi giorni dalla strage di Viareggio, come se si volesse
distogliere l’attenzione.

Piena solidarietà a Sergio, Alessandro ed a tutti gli indagati e
le indagate di questa nuova inchiesta, così come da sempre siamo
solidali e complici di tutti e tutte i prigionieri rivoluzionari.

SenzaGabbie
senzagabbie@yahoo.it

Invitiamo tutt* a scrivere ai compagni prigionieri:

Sergio Maria Stefani
Alessandro Settepani

Carcere di Spoleto
Via Maiano, 10
06049 Spoleto (PG)