Naziskin arrestato nel Meranese, 16 denunce

da http://www.ecn.org/antifa

BOLZANO
– La polizia ha arrestato un giovane e ne ha denunciati altri sedici
(nove di loro sono minorenni) con l’accusa di avere costituito nel
Meranese un gruppo della Gioventù hitleriana. L’operazione che ha visto
numerose perquisizioni domiciliari nella cittadina di Naturno. Nove dei
ragazzi denunciati sono minorenni: il più giovane ha 15 anni e gli
altri arrivano a 26.

Nell’operazione, chiamata Macchia Nera, è stato individuato un gruppo
di giovani skinheads chiamato ‘Naturnser Hitlerjugend’ (Gioventù
Hitleriana di Naturno), operante in val Venosta.

SCAMBIAVANO MATERIALE IN COMUNITA’ HITLERIANA SU WEB – L’inchiesta sui
naziskin del Meranese aveva preso il via nell’ottobre dell’anno scorso,
a seguito del rinvenimento di una tessera di socio nel quale era
indicato il nome del sodalizio. Le indagini avrebbero accertato che i
membri del gruppo avevano creato una comunita’ virtuale all’interno del social netwok Netlog.

I soci – cosi’ la denuncia stilata dalla Digos di Bolzano – scambiavano
materiale neonazista e divulgavano concetti ed idee fondate sulla
discriminazione razziale. Agli atti c’e’ anche un un video che ritrae
alcuni indagati mentre si esercitano nella preparazione e nel lancio di
bottiglie molotov.

Il gruppo e’ accusato di una serie di azioni violente, tra cui un’aggressione avvenuta in una festa campestre a luglio di quest’anno a
Rabla’, sempre nella zona di Merano, contro tre giovani, di cui uno di
nazionalita’ polacca, ritenuti dagli indagati ”diversi” per
ideologia, per ”estrazione sociale”, e per il loro ”modo di
apparire”.

DOSSIER CON NOMI VICINI A FUHRER – La scena neonazista del Meranese era
stata delineata mesi fa in un dossier del Servizio giovani, un ufficio
della Provincia autonoma di Bolzano, suscitando parecchio allarme e
l’intervento di politici e di educatori. Tanto che il governatore Luis
Durnwalder, di recente, aveva deciso di finanziare un progetto, proprio per
‘disinnescare’ le voglie estremiste di una parte minoritaria dei
giovani altoatesini.

Dalle pagine del dossier, un armamentario di nomi in codice che
richiamano al Fuhrer, collegamenti con il gruppo tedesco di destra
dichiarato fuorilegge in Germania ‘Blood and Honour’ ed una serie di
atti intimidatori nei confronti di giovani definiti ‘alternativi’ o ‘di
sinistra’.