fonte tuttosquat
Torino 16 Novembre 2009
Hanno deciso
Vogliono sgomberare tutti i posti occupati torinesi.
Lo faranno con gradualità.
Lo hanno deciso questa mattina in prefettura dove le istituzioni si son
riunite in quello che si chiama Comitato per l’ordine pubblico e la
sicurezza. Si apprende dal TG RAI TRE PIEMONTE delle ore 14:00 che Gli sgomberi li effettueranno in modo graduale, per non creare inutili tensioni in città . Così dicono.
Nessun intervento immediato.Al Consiglio Comunale di Torino è stato
chiesto di esprimersi sugli sgomberi dei centri sociali con un ordine
del giorno, un atto politico di supporto a ciò che il Comitato per la
sicurezza ha deliberato.
In Consiglio Comunale se ne discuterà forse Lunedì prossimo – 23 Novembre 2009.
Ma la destra non concorda con la gradualità: parole di Agostino Ghiglia "Vogliamo
lo sgombero dei centri sociali occupati da delinquenti estremisti. Non
c’è nessuna possibilità di dialogo. Non va fatta nessuna trattativa.
Vanno sgomberati. L’unica cura è la tolleranza zero. Chiamparino obbedisce!
fonte labusiarda
Centri sociali, si va verso lo sgombero ma con gradualità
Pdl e Lega Nord premono per un documento nel quale siano ribaditi rigore e tolleranza zero»
Un altro passo avanti verso lo sgombero dei centri sociali di
Torino. Entro due settimane il consiglio comunale preparerà un
documento che impegna la Città a ottenere la restituzione degli edifici
occupati.
È quanto è stato deciso oggi in Prefettura
nell’incontro, coordinato dal prefetto Paolo Padoin, al quale hanno
partecipato i responsabili delle forze dell’ordine, il sindaco Sergio
Chiamparino, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castronovo e
i capigruppo di maggioranza e opposizione nell’assemblea cittadina.
«È stata ribadita – è il commento di Chiamparino – la decisione
degli sgomberi per la restituzione al pubblico degli edifici,
all’insegna della gradualità, resa necessaria dal contesto ambientale».
Una linea ritenuta «troppo prudente» da Pdl e Lega Nord che premono per
un documento nel quale siano ribaditi «rigore e tolleranza zero perchè
non esiste – dice Agostino Ghiglia, consigliere di An-Pdl – una terza
via tra quest’impostazione e chi è contrario alla sgombero».
«Siamo pronti a ritirare il nostro documento – spiega Mario
Carossa, capogruppo della Lega Nord – se tutti i gruppi concorreranno a
prepararne uno analogo».
«Questo documento del consiglio – aggiunge Daniele Cantore,
capogruppo di Fi-Pdl – obbligherà ancora una volta il sindaco a fare i
conti con le contraddizioni all’interno della sua maggioranza e siamo
sicuri che nel centro sinistra ci saranno delle defezioni».
Intanto, una quindicina di anarchici ha tenuto un presidio, questa
mattina a partire da mezzogiorno, di fronte al municipio di Torino, in
piazza Palazzo di Città, per protestare contro lo sgombero dell’asilo
occupato di via Alessandria, giudicato imminente.
I manifestanti hanno affisso striscioni neri con scritto «Giù le
mani dall’asilo» e «L’autogestione non si tocca» e hanno portato
impianti audio facendo suonare musica techno ad altissimo volume. «Si
vogliono cancellare 14 anni di autogestione e di attiva presenza nel
quartiere Porta Palazzo per mascherare le vere magagne di una Torino
sull’orlo del collasso – si legge nel volantino che gli autonomi hanno
distribuito a tutti i passanti -. La sinistra si appresta a consegnare
alla destra fascista una città ’ripulità dei pochi che ancora osavano
andare in piazza a smascherare i nuovi fascisti, ormai sempre meno
paurosi di mostrarsi in pubblico».