Lettera della compagna di Alessandro(carc)
arrestato la sera dell’11 ottobre a pistoia , all’assemblea del coordinamento antirazzista.
01.12.09
Oggi ho visto Ale
l’ho trovato bene
anzi molto bene sia fisicamente che di spirito e lucidissimo
aveva però bisogno
di sapere cosa è successo fuori dal 21 novembre a oggi perchè dai giornali non
aveva avuto più notizie
.ha specificato che sapeva che non lo avevamo
abbandonato però gli mancava il riscontro fuori anche della protesta a Pistoia
ad esempio.
Mi ha raccontato appunto della
protesta a Pistoia
oltre a quello che ha riferito lui nella sua lettera ha
detto che alcuni detenuti hanno dato fuoco ai giornali hanno praticamente
sverniciato i portoni blindati e li hanno danneggiati a tal punto che per
chiuderli li dovevano sollevare da terra
hanno smontato tutti gli scarichi delle
docce e rotto l’impossibile
è stata veramente forte come protesta e dentro dal
rumore che facevano non ci si stava.
Ha detto che le guardie non erano
assolutamente in grado di gestire la cosa ed erano molto impaurite dalla
situazione. Hanno identificato lui come il fomentatore del tutto anche se in
realta cosi non era (almeno allinizio), ha detto che un detenuto aveva dato il
via alla proposta proponendo di non rientrare dall’ora d’aria e Ale si era
opposto perchè lui di proteste ne aveva fatte tante ma mai una senza sapere il
motivo per cui protestava, cosi è uscita la proposta da parte di Ale di fare la
lettera al direttore e da li è cominciata la protesta che è andata a crescere
giorno dopo giorno
fino a che non hanno deciso di spostarlo lunedì a Prato.
Però per quello che mi risulta la
protesta anche se in maniera più blanda ècontinuata anche dopo
lunedì.
Mi ha raccontato che Prato è
veramente un carcere terribile c’è una confusione totale
.
è sudicissimo e il cibo è improponibile,
ha detto che l’ultima sera che è stato li gli hanno portato un
pezzo di carne secca ,che non si capiva di quanti avesse.
Le docce e i bagni erano sporchissimi, però aveva ritrovato alcuni carcerati che
erano nella sua cella di Pistoia.
Lo spostamento a Parma invece è
stato una sorpresa anche per lui
è salito sul blindato dopo il processo del
27 a
Massa pensando di essere portato a Prato e quando è sceso dal blindato si è
trovato in questo carcere enorme pulitissimo e con tutte le guardie gentilissime
e ha capito dopo che si trattava di Parma.
Appena è arrivato in cella ha
trovato già li tutta la sua roba. Si trova al primo piano (il piano che ospita
gli extracomunitari) però in una cella che sembra essere di transito ,nel senso
che c’è un corridoio lungo dove c’è un braccio a destra e uno a sinistra con i
detenuti, nel centro c’è un pezzo di corridoio vuoto dove su un lato c’è la
guardiola delle guardie e di fronte c’èl a sua cella ,che divide con un ragazzo
di 18 anni egiziano (
).
Va molto d’accordo sia con lui sia
con gli altri ragazzi con cui fa socialità Questi ragazzi sono ai piani
superiori ossia gli italiani stanno dal secondo piano in su in condizioni un pò
migliori delle sue
.(..).
Ha una mezz’ora d’aria in più
rispetto a Pistoia. Al momento non puòscrivere perchè non ha la penna
però ha
detto appena riesce a trovarne una ricomincerà a scrivere. Ha provato a
fregarne una a una guardia che gli ha fatto firmare un foglio ma la guardia se
ne è accorto e gli ha detto di non fare il furbo e
ridargliela
.
Dice le guardie hanno un
atteggiamento pesissimo
a differenza di quelle che lo hanno accolto quando è
arrivato quelle nel reparto hanno un atteggiamento duro ,ma non lo minacciano o
cose simili,però la disciplina e le regole sono molto più rigide che a
Pistoia
,non danno mai confidenza.
Ad oggi nonostante ieri l’avvocato
gli abbia lasciato i soldi e lui avesse ancora dei soldi sul libretto di Pistoia
,non gliel’ hanno aperto a Parma per cui lui non ha disponibiltà economica
.ha
chiesto di fare un telegramma dopo essersi trovato a Parma per rassicurare noi
sulle sue condizioni e gli è stato detto che non c’erano i moduli
,ogni
richiesta che fa ha dei tempi lunghissimi
, penso usino queste lungaggini per
complicargli la vita. Era un pò preoccupato perchè non gli arrivano
lettere ma gli ho spiegato che deve
avere un pò di pazienza perchè molte persone che prima gli scrivevano non
hanno il nuovo indirizzo ,
ma che ricominceranno ad
arrivare.
(
) Ha detto di aver scritto una
lettera al centro e una a me
però quella che ha mandato al centro non è stata
spedita e gli è stato consegnato un documento dove c’è scritto che non veniva
spedita perchè c’erano forti sospetti, visto il destinatario, che quella
comunicazione potesse essere pericolosa per l’istituto penitenziario.
La lettera conteneva l’articolo per
l’ASP e non gli è stata restituita. Comunque non ha censura ufficiale sulla
posta. (..)
Ha detto che è stato per più di un ora dal direttore del carcere
il quale gli ha fatto una specie di interrogatorio sul CARC ma lui ovviamente
non ha risposto a nulla.
Dice che li girano psicofarmaci a
bestissima e se li chiedi te li danno con una facilità esagerata. Lui
ovviamente non ne fa uso
.e non ha intenzione di farne ,non ne ha di certo
bisogno
mantiene sempre la sua calma e tranquillità naturali.
(..) Gli ho raccontato di tutte le
inziative fatte dal 21
a oggi e di quelle che ci sono in programma compreso il
presidio di sabato prossimo a Parma. Mi ha detto che aveva immaginato che sabato
scorso ci fosse stato un presidio al carcere (quello indetto e non fatto) perchè
nel pomeriggio aveva sentito le guardie dire tra loro che per quella sera erano
tutti consegnati a stare in carcere di guardia.
Mi ha chiesto del mio lavoro e della
manifestazione di Colle gli ho raccontato tutto compreso del presidio di
domenica a Colle per cui gli ho dovuto dire anche delle minacce subite sabato..
a
(..) Quando ha saputo che Juri poteva
vedere i suoi genitori e che il processo è stato fissato per il
20 ha
detto subito che state lavorando benissimo fuori e si vede il risultato.
Purtroppo ancora non sapevo che Jury può tornare al lavoro
per cui glielo
scriverò.
Ha detto di salutare tutti tutti
in
realtà lo dice sempre anche nelle sue lettere sono io che a volte mi scordo di
dirvelo.
(..) entrare a Parma non è proprio
come entrare a Pistoia anche per i colloqui
,io sono entrata alle 8.45 e sono
uscita alle 11.20
e con Ale ci sono stata solo un ora
.il resto del tempo tutto
perquisizioni e controlli
.
.