minorenni, sono stati convocati in questura ed addirittura in tribunale
in merito a quanto accaduto il 17 ottobre scorso all’Istituto Nautico
“Cappellini”. Non sappiamo ancora con sicurezza cosa venga loro
contestato, né se altri studenti abbiano ricevuto la stessa notifica.
La mattina di lunedì 17 ottobre gli studenti del Nautico avevano
provato ad occupare la propria scuola, per portare avanti in modo
deciso, con una forma di lotta legittima, diffusa e riconosciuta di
riappropriazione, la mobilitazione studentesca iniziata nei primi
giorni di ottobre, contro la politica scolastica del Governo.
Dopo una tesa trattativa con la dirigenza, gli studenti ottennero di
poter svolgere nei locali dell’istituto un’assemblea permanente. Le
uniche tensioni quella mattina derivarono dal comportamento
intimidatorio e provocatorio di polizia e dirigenza scolastica. Tale
atteggiamento nei confronti degli studenti suscitò una forte polemica
in città, con numerosi comunicati di solidarietà dal mondo politico
cittadino; quella mattina infatti vennero identificati dalla polizia
oltre 70 studenti, in maggioranza minorenni. A quasi quattro mesi di
distanza, gli ultimi sviluppi non fanno che confermare quanto già
avevamo affermato sulla vicenda. Ci troviamo di fronte a provvedimenti
inaccettabili e gravissimi, oltre che incomprensibili, spiegabili solo
in un ottica di repressione nei confronti di chi lotta, di chi si
autoorganizza di chi crea legami di solidarietà e mobilitazioni dal
basso.
Coordinamento Studentesco Livornese