Hanno sgomberato il MACAo, hanno dato fuoco ad un centro sociale a Peggio Calabria, e si sentono solo urla stridule da operetta per un portatore di morte a mezzo atomo che andrà zoppo per qualche tempo. Le anime belle aborriscono la violenza, ovviamente unilateralmente, perché quella che lo stato perpetra ogni giorno viene accettata come ineluttabile, come stato di natura. Chi si ribella all’oppressione è isolato, trattato da delinquente, additato, biasimato, in parte perché l’introiezione dell’asservimento è arrivata ad un livello tale da far paura, in parte perché il ribelle mette lo schiavo impietosamente davanti alla propria condizione. Solidarietà complice a chi tiene ben fisso lo sguardo sull’orizzonte.