Segue un aggiornamento dai media di regime sul procedere dell’inchiesta repressiva che ha portato a diverse perquisizioni il 25 marzo 2014.
Fonte: AGI
(AGI) – Genova, 4 mar. – Tutti sono accusati di avere costituito un’associazione con finalita’ di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico. Nella lista dei destinatari dell’originaria richiesta di misura cautelare c’era anche Alfredo Cospito (che avrebbe partecipato al fallito attentato al Ris di Parma) per cui pero’ il pm Manotti non ha fatto ricorso al Riesame. Cospito e’ gia’ in carcere, reo confesso e gia’ condannato in primo grado per la gambizzazione di Adinolfi. Secondo il pm Federico Manotti, che in sessanta pagine di appello al Riesame ripercorre anni di attentati e di intercettazioni telefoniche e ambientali, “possono dirsi sussistenti a carico degli indagati gravi indizi di colpevolezza”. Precisa che “unitamente ad altre persone non ancora identificate organizzavano un’associazione (e comunque partecipavano alla stessa) radicata principalmente in Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, finalizzata al compimento di atti di violenza (in particolare attentati dinamitardi) nei confronti di obiettivi istituzionali con finalita’ di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico”. L’associazione avrebbe fatto parte di “un piu’ ampio sodalizio eversivo di ispirazione anarco-insurrezionalista”, un cartello federato nella “Fai”. Obiettivo della Fai la “distruzione dello Stato e del capitale”.