Non c’è niente da salvare, che tutto bruci. Le misure servono a perpetrare lo status quo, vengono chiesti sacrifici assurdi per continuare ad essere sfruttati come lo siamo stati fin oggi senza nessuna prospettiva. Non c’è niente da salvare, che il fuoco mondi lo schifo che ci circonda e che tutti, spenta l’ultima fiamma, abbattuta l’ultima banca, distruttima l’ultima galera, si adoperino per costruire…cosa? L’imprevisto, l’inconoscibile, l’indicibile, un futuro diverso nel linguaggio, nel colore, nelle finalità. Non è questione di violenza, è questione di VITA, non possiamo più accontentarci di sopravvivere. Noi la nostra parte la facciamo, è l’ora che la smettiate di aver paura e che scendiate in strada. Lo stato, lo sfruttamento, l’asservimento, esistono fin tanto che ci si crede. Con la Grecia nel cuore, comunque vada, nessun rimorso.