Due bombe carta sono state fatte esplodere nella notte contro la
caserma della polizia municipale di Parma di via del Taglio. Al momento
gli autori del gesto non sono ancora stati identificati, ma gli
investigatori contano sulla presenza delle videocamere, dalle cui
registrazioni si potrebbe risalire alla loro identità. La caserma è la
medesima dove era stato portato Emmanuel Bonsu
(nella foto), il giovane studente ghanese che aveva denunciato alcuni
agenti, sostenendo di essere stato da loro buttato a terra e malmenato.
Nessun danno a cose o persone derivato dalle bombe carta scoppiate
questa notte. E proprio la vicenda che ha visto protagonista il ghanese
sembra collegata a quanto successo questa notte. Lo hanno chiarito gli
stessi ignoti attentatori, che dopo l’esplosione, hanno esposto uno
striscione che chiedeva le dimissioni dell’assessore alla sicurezza del
comune di Parma, Costantino Monteverdi. I due ordigni, di particolare
potenza, hanno sciolto l’asfalto al momento dell’esplosione e gettato
coriandoli per un raggio di circa una decina di metri. E’ subito
intervenuta una pattuglia della polizia che ha raccolto le prime
testimonianze.
fonte repubblica parma
Due bombe carte sono state fatte esplodere la scorsa notte di fronte
alla sede della Polizia Municipale di Parma in via del Taglio, la
stessa dove alcune settimane fa era stato rinchiuso lo studente ghanese
Emmanuel Bonsu, che poi denunciò presunte violenze fisiche e insulti a
sfondo razziale da parte di alcuni agenti. E’ chiaro il collegamento
con il caso Bonsu: sempre davanti alla sede è stato esposto uno
striscione con scritto "Monteverdi dimettiti" indirizzato all’assessore
alla sicurezza urbana. Un deprecabile e vile gesto intimidatorio. La
Polizia municipale, però, non si lascia intimorire: "Sono sempre i
soliti, con i loro striscioni… Non dobbiamo aver paura – dice uno dei
testimoni – se no è finita".
Gli ordigni, scoppiati a pochi secondi dall’altro l’uno dall’altro
attorno alla mezzanotte, sono stati lanciati nel cortile del comando
davanti all’entrata principale, probabilmente da un’auto in transito.
Non hanno provocato danni alle strutture e alle persone. In quel
momento nel piazzale antistante la caserma della Municipale non era
infatti presente nessuno anche se solo pochi minuti prima erano stati
allontanati alcuni mezzi rientrati dall’ultimo turno della giornata.
Dalle prime testimonianze raccolte, nella sede della Polizia
Municipale la scorsa notte erano presenti tre agenti e una guardia
giurata. Secondo i primi riscontri, gli autori del gesto potrebbero
essere tre persone che, dopo l’attentato, si sono allontanate a bordo
di una Polo verde scuro.
"Ci siamo precipitati fuori non appena uditi gli scoppi – dichiara uno
dei testimoni – ma non siamo riusciti a vedere se qualcuno si stava
allontanando anche a causa del gran fumo sprigionato dalle bombe".
Sul posto sono intervenute una volante, la polizia scientifica e la
Digos, cui sono affidate le indagini. Ignoti per ora gli autori del
gesto anche se gli inquirenti contano di ottenere indizi importanti per
l’identificazione dalle telecamere di video sorveglianza poste all’
esterno dell’edificio.
La Digos dovrà accertare anche chi siano gli autori dello striscione
con scritto "Monteverdi dimettiti" esposto davanti al Comando prima
delle esplosioni.