La discordia é una forma profonda di disaccordo, un dissenso violento che divide le persone e le aizza le une contro le altre. Noi vogliamo puntare a che essa le opponga piuttosto a questo vecchio mondo e ai suoi difensori, come si può già vedere, qua e là, attraverso numerosi atti di rivolta e d’insubordinazione. Non si tratta affatto, per noi, di gettare dell’acqua sulle braci di queste rivolte, ma al contrario di gettare, come la dea Discordia, il pomo della discordia nel bel mezzo di questa società in cui i rapporti mercificati e repressivi sembravo aver avuto la meglio sul mutuo appoggio, la solidarietà e la ricerca di una vita che ci piacerebbe vivere. Anche contro questa rassegnazione diffusa e la ricerca del consenso ad ogni costo – anche al prezzo dell’apatia.
Al di fuori di ogni dogma, ed in una prospettiva anarchica, La Discordia è una biblioteca che vuole nutrire un progetto rivoluzionario attraverso alcuni dei suoi aspetti fondamentali: la lettura, il dibattito, la teoria, la scrittura, la carta, la discussione. Un luogo in cui trovarsi per condividere delle informazioni sull’attualità del movimento rivoluzionario e antiautoritario attraverso il mondo, per confrontarsi sulle idee, scoprirne, approfondirne; un luogo in cui la discussione non è per forza sinonimo di consenso e non è riservata agli specialisti. Si tratta anche di un luogo fisico, per uscire dal “tutto-virtuale”, con dei dibattiti a viva voce, faccia a faccia e nella condivisione. Si tratta di libri, giornali, volantini, opuscoli, manifesti e altri documenti, archivi di oggi e di ieri, per contribuire alla trasmissione della storia delle lotte, individuali così come collettive. Tutto quello che potrà favorire lo sviluppo delle idee, in rottura con lo Stato, la politica ed il Capitalismo. Se Discordia, con il suo gesto provocatore, ha causato la guerra di Troia, noi vogliamo modestamente contribuire alla guerra contro ogni autorità, aggiungendo del carburante per la sua riflessione.
La Discordia è una biblioteca autonoma (e deficitaria) che dipende anche dal vostro sostegno e dalla vostra partecipazione. Installata nel Nord-Est di Parigi, vuole rendere più visibile ed accessibile una presenza anarchica ancora discreta, ma continua in questi quartieri da alcuni anni.
Consultate, se volete, il programma ed il catalogo e soprattutto passate per prendere in prestito dei libri, lavorare con calma sugli archivi, scoprire nuovi testi ed opuscoli, frugare nella distro, posare delle pubblicazioni, discutere, farci partecipi delle vostre questioni, proporre qualcosa o semplicemente passare qualche ora al di fuori della rassegnazione generalizzata.
Libri, non sbirri!
Bibliothèque anarchiste La Discordia
45, rue du Pré Saint-Gervais
75019 – Paris
Aperta tutti i lunedì dalle 16 alle 20 (o su appuntamento).
ladiscordia@riseup.net
ladiscordia.noblogs.org
Inaugurazione domenica 10 maggio 2015 alle 18.
Programma di maggio 2015
A partire dal 4 maggio, la biblioteca sarà aperta tutti i lunedì dalle 16 alle 20.
Inaugurazione della Discordia
Domenica 10 maggio 2015 alle 18
Venite a scoprire La Discordia, per saperne di più sul progetto e discutere.
Se volete, potete portare qualcosa da bere e da mangiare.
Dai cinque di Haymarket Square a Sacco e Vanzetti: tutti innocenti, tutti martiri?
Mercoledì 20 maggio 2015 alle 19
Gli anarchici, degli idealisti inoffensivi? Si tratta dell’immagine che ne danno alcuni (fra cui certi anarchici), attraverso una riscrittura della storia che costellano di miti e di figure di martiri immacolati, innocenti come martiri cristiani. Ma questo può essere fatto solo al prezzo della dissimulazione, fra l’altro, di alcuni aspetti della vita e del pensiero di quegli stessi compagni e quindi del tradimento delle loro idee. Descrivere i cinque compagni giustiziati in seguito ai fatti di Haymarket a Chicago, oppure Sacco e Vanzetti, come semplici idealisti, dolci sognatori inoffensivi, quasi pacifisti o sindacalisti, è un insulto alla loro memoria e alle loro vite passate a combattere il potere con le idee, ma anche con le armi. Si potrà leggere questo opuscolo, realizzato in occasione di questa discussione, nel quale viene fatto il tentativo di ristabilire il loro ricordo, lontano da ogni “innocenza” o “colpevolezza”, che lasciamo a giudici e storici, ma più vicino alle nostre prospettive rivoluzionarie o insurrezionali, che tutti quei compagni rivendicavano.
Mescolanza sociale, rinnovamento urbano e guerra ai poveri…
Trovare delle piste per combattere la gentrification.
Domenica 31 maggio alle 19
A questo proposito, quell* che lo desiderano potranno leggere o rileggere il dossier intitolato “Gentrification, urbanisme et mixité sociale“, nel giornale anarchico Non Fides, n. 3 (pp. 45-71). Si potrà consultare il giornale alla Discordia oppure in linea.