Nella giornata di ieri a Prato, vicino Firenze, un’operazione di polizia ha portato alla scoperta, in un capannone di via Gello, di 50 cinesi senza permesso di soggiorno; a quel punto le forze del disordine -con l’aiuto della caritas- hanno allestito un CPT provvisorio nei locali degli ex macelli, dove solitamente si svolgono le attività di "officina giovani" (concerti, teatro, ecc…). All’interno della struttura sono state portate numerose brandine.
Al termine delle operazioni la zona è stata "ripulita" e i migranti sparpagliati da amici e parenti.
Nella susseguente conferenza stampa il sindaco Pratese Romagnoli ha stigmatizzato il comportamento di quegli imprenditori che affittano capannoni ai cinesi, ben sapendo lo scopo per cui verranno utilizzati; per suo conto il siulp, sindacato di polizia, ha utilizzato la vicenda per rimarcare l’urgenza della costruzione di un CPT anche in Toscana. Ricordiamo che la regione, se da un lato ha negato ogni possibilità di costruire una struttura come le molte che si trovano nell’italico stivale, vedi Torino, Milano, Bologna ecc…, si è resa disponibile alla costruzione di un luogo più "umano"…"non carceri ma alberghi per i migranti", queste le Parole di Martini, ma ci spieghi il sensibile amministratore cosà c’è di umano in una struttura che sequestra corpi e menti "colpevoli" soltanto di essere fuggiti alla miseria ed alla morte in cerca di una speranza… Intanto nel clima di sgomberi, ordinanze contro i lava vetri, contro gli "accattoni", contro gli ambulanti, la regione si appresta ad autocelebrarsi a Pisa; Questanno il meeting di San Rossore avrà come tema…il razzismo in tutte le sue forme, "un’approfondita riflessione a 70 anni dalla firma delle leggi raziali", questo il sottotitolo della manifestazione. L’ipocrisia del potere non conosce limiti…da una parte vessa, persegue, sgombera, incarcera "il diverso", diverso perché immigrato, diverso perché al di fuori delle logiche di mercato, diverso perché sognatore, dall’altro condanna il razzismo ufficiale di 70 anni fa, fermo restando poi il giustificare dietro mille dita ossute quello dei giorni nostri mostrandolo come indispensabile, come il male minore…Questa la situazione, noi che vogliamo fare?
CONTRO OGNI GABBIA, CONTRO OGNI CONFINE, PER LA LIBERTA’!!!
Evjenji Vasil’ev Bazarov.