Accade oggi…
Nel casertano una volante della polizia di stato si è ribaltata durante un inseguimento: i due poliziotti sono morti sul colpo.
A Genova un altro sbirro viene accoltellato a morte da un ragazzo 27enne colto da raptus violento… VIVA I RAPTUS VIOLENTI!
In più un sito interessante: cadutipolizia.it, dove potete vedere (e godervi) tutte le divise blu cadute da oltre un secolo a questa parte.
In questo caso il blog invece (mi) ha fatto superare grossi limiti .. pregiudiziali. Anche se non ci si intenderà mai, colgo nei tuoi pensieri intelligenza e coerenza, quidi dialogo e confronto senz’altro ricapiteranno o qui o in strada o altrove..
Fuori tema non sei, e comunque non sarebbe un problema, d’altra parte sono il primo a lasciarsi andare a detournament che sovente si allontanano molto dall’oggetto del contendere; detto questo su una cosa siamo certamente daccordo, né la morte di 1000 poliziotti ci avvicinerà di un passo agli orizzonti che aneliamo, né -di contro- 1000 anarchici soppressi esauriranno quella spinta che pota tanti/e a cercare l’orizzonte di cui sopra.
Come ho spiegato più sopra, e quindi non mi ripeto, spesso i sentimenti umani -e tali sono visto che umani li provano- riescono ad essere “crudeli”, come crudele può essere il sorrisetto di cui da un po andiamo parlando…e sono pronto a riconoscerlo, ma tant’è…ed è un fatto che non riesca a pensare che il peggio possibile -per esempio- dei parà italiani che hanno fatto quel che hanno fatto in Somalia; se gli accadesse qualcosa non mi strapperei i capelli, forse penserei alla sua famiglia, ma ancor più sarebbe forte la rabbia che monta ricordando quello che questa persona ha coscientemente fatto…personalmente non riuscirei a far male a nessuno, ma questa è un’altra storia…che dire, forse è l’odio che mi spinge a parlare così, ma so altresì che è quest’odio che mi da la forza per stare ogni giorno in barricata con i migranti, con i lavoratori in lotta, ad opporsi con fatti e parole all’ampliamento di un inceneritore, subendo ed accettando tutte le conseguenze che questo comporta…forse non ci intenderemo mai, e sicuramente un post su un blog non aiuta a capirsi, spesso parlando di persona quelle che sembrano montagne sono null’altro che piccoli scogli, ma va da se che scegliendo di partecipare a questo blog si debbano accettare anche i limiti oggettivi che il mezzo ci impone.
Ti saluto, alla prossima, sia su un blog, in strada o altrove…
si parla di persone, individui .. singoli..se io ammazzo 5 anarchici non ho peggiorato il sistema illiberare nel quale viviamo oggi, così come se ammazzo 5 poliziotti non lo miglioro..dovrei ammazzare 5 poliziotti che “contano” a tal punto da far collassare il sistema..impossibile..il sistema se ne fotte di 5 poliziotti morti..ammiccare un sorriso per la morte di dei vigili o poliziotti o esattori delle tasse è la forma più meschina di ignoranza, una vita possiede un anima, non un sistema, l’anima di un bambino di 5 anni che muore ha un valore enorme, fatto di sofferenze e privazioni e queste sofferenze e privazioni che si manifestano in mille e più modi diversi e uccidono anche ad un giorno soltanto di vita..possiedono un energia enorme a patto che questa energia venga riconosciuta.
poliziotti e anarchici siamo tutti indiani dentro una riserva..ed io personalmente provo un senso di forte, incredibile disagio se viene ammazzato sia un poliziotto che un anarchico o un comunista.
Tutto qui..
Non sono anarchico, non sono un fascista non sono altro che me stesso.senza etichette e se sono qui che scrivo probabilmente andando fuori tema, è perchè capitando in queste pagine ho letto che si giustifica un sorriso di fronte ad un morto ammazzato.
Ripeto la morte causata dall’uomo non ha un senso se non quello di creare enormi sofferenze e odio, e credo che ogni cultura, religione, ateo o addirittura agnosta non possa appoggiare l’ignoranza delle espressioni anzidette (w i raptus violenti,godiamo delle divise blu cadute ecc.).
Vedi GALKOM C FIRE, forse non ci capiamo, ed invero non è nemmeno obbligatorio, comunque diciamo che, vessati ogni giorno in maniera più o meno pesante (spesso pesante) dal potere e dal suo lungo braccio, incarnato in maniera decisa da degli zombie in divisa, può capitare -ed è umano- di gioire per qualche incidente intercorsogli; giusto? Sbagliato? Non lo so, a me non importa particolarmente ma ogniuno ha le sue prospettive…e da quelle crea il suo mondo. Ai figli dei poliziotti non ci pensate? Si, come pensiamo ai figli di Aldo Bianzino o, tornando annetti a dietro come pensiamo alle figlie ed alla moglie di Pinelli…purtroppo però in certi casi…la progenie di Mussolini ha sofferto…Spesso i figli vivono nel tentativo di giustificare ogni azione dei genitori (vedi Mario Calabresi), ma tutto ciò non toglie che queste azioni siano state commesse e che portino con se delle conseguenze…allora è giusto togliere la vita a qualcuno? Penso di no, almeno fin quando la necessità d’autoconservazione non te lo imponga; la violenza anarchica è sempre intesa come strumento difensivo, il fatto è che legittimamente molti compagni considerano questo presente illibertario come una violenza continua contro gli individui (e concordo pienamente), e così legittimano ogni atto di violenza contro il sistema. Io non li biasimo, anzi…d’altra parte quando nel ’19 i compagni cominciarono la lotta contro il fascismo vennero accusati dalle altre forze politiche di cecità politica e di inutile violenza…poi i fatti…detto ciò ognuna delle persone che scrive o che posta su questo blog ha piena legittimità di farlo nella maniera che ritiene più opportuna. La vita…non so cos’è la vita, so che vivo, e questo è quanto…poi per dirla tutta non so nemmeno se la “vita” sia un valore (oltre che un fatto biologico) in se…mi spiego: quando il sistema sociale vigente enuncia, in maniera alquanto illuminista, il diritto alla vita di tutti gli individui, ammette implicitamente la possibilità che qualcuno nato, e quindi tecnicamente vivo, possa tranquillamente morire di fame a 5 anni, o che possa essere usato da una multinazionale per sperimentare i propri farmaci…il diritto alla vita da solo non basta…Hans Jonas, il filosofo tedesco allievo di Heidegger, nel suo “il principio di responsabilità”, denunciava quest’insufficienza aggiungendo che la vita ha senso se può essere vissuta in maniera decorosa (mi scuso per l’eccessiva semplificazione ma lo spazio è quel che è)…quindi ini sostanza il suo concetto di vita era “altro” rispetto a quello “codificato” per “legge”; altri tipi di vita sono quelli concepiti dai pro e contro aborto…ecc…tanti tipi di vita insomma…oltre il fatto puramente biologico/meccanico…detto ciò io personalmente guardo, più che alla vita, il vissuto…le azioni che uno commette…e da li giudico, giudizio che rimane prettamente personale senza voler codificare nessun assoluto…qui non ci sono illuminati, solo individualità diverse con sensibilità diverse che intenzionano mondi diversi…nulla più. Puo sembrare un’aberrazione, può sembrare ceca sete di violenza, ma non lo è…se ognuno è influenzato in maniera più o meno significativa dal mondo che lo circonda beh, come può rimanere immune ai sentimenti più o meno violenti?
l’anarchia non è nulla se non anarchia. fine a se stessa, non ha un significato se non soggettivo, manipolata nel suo senso a seconda di chi la enuncia. qui si scrive prima di diritti sottratti ai poveri immigrati poi della gioia provata nel vedere due poliziotti morti in più. appunto..anarchia..ma la vera anarchia non dovrebbe essere schierata..forse sono un pirla che si è perso in un blog gestito da dei fottuti illuminati che provano il macabro piacere nel gioire alla morte di poliziotti, di delle persone..magari la gioia aumenterebbe nel vedere anche i figli dei poliziotti mentre realizzano di perdere un padre, non un poliziotto ma un padre..anche se…sia ben inteso (per i malpensanti) ammiccare un sorrisetto non è la vostra ragione di vita..il letame crea vita..già la merda crea vita!stupefacente.. regole stabilite o da un dio o dal caos:vita prima di tutto..tutto spinge affinchè la vita resista, anche l’anarchico “api” avrà qualche erezione, almeno tra una risata a crepapelle e l’altra no? bene quella è una piccola..molto piccola prova del fatto che la vita spinge affinchè la vita sia il significato di ciò che ci sta attorno..concludendo .. se un anarchico mi parla pure di giustizia e ingiustizia..ammicco un sorrisetto pure io..con la morte e la sofferenza non si gioca..è rischioso, per varie ragioni.
vada per il bicchiere di vino ;P
Caro Violento, l’odio purtroppo(?) è un umano sentimento, e come tutti i sentimenti umani, quelli sanguigni, è difficilmente controllabile; io odio, lo ammetto…odio le forze del disordine perché cani da guardia dei poteri (siano essi statali od economici); odio i giudici che incarcerano i compagni con scuse pretestuose (ho compagni -appunto- in carcere, altri per evitare la vacanza a spese dei contribuenti sono dovuti -sia pur innocenti- riparare all’estero); odio gli indifferenti, coloro che si girano dall’altra parte per non vedere; odio chi è troppo indaffarato per…; insomma odio, e veicolo le potenzialità di questo sentimento (che si risolvono in attivismo forsennato, in propositività) nelle maniere che ritengo migliori…se l’odio è letame, come ebbe a cantare Fabrizio, è da esso che nascono i fiori…ammetto tranquillamente di sorridere quando qualche burattino in divisa ci lascia le penne, ed è agghiacciante, ma è così, ma gioire di ciò non è né la mia, né del compagno che ha postato la notizia, ragione di vita, e le varie iniziative che portiamo avanti lo dimostrano (se darai un occhiata al resto del blog ne avrai conferma: lotte contro discarica ed inceneritore per la difesa del territorio e della salute; liberazione di spazi; difesa dei migranti; iniziative in solidarietà ai lavoratori a rischio licenziamento ecc… ).
Certo, tra il comunicato della FAR che rivendicava la soppressione di un tutore del disordine, ed un poliziotto che ci lascia le penne cappottandosi con l’auto ce ne corre, quanto meno a livello politico, ma tant’è.
Tutto ciò non vuol essere un’apologia della violenza, sia chiaro, ma si tratta semplicemente della constatazione che in certi casi è necessario rispondere alla su detta, che espresso chiaramente è usata contro di noi tutti, non solo Anarchici, giornalmente da un quotidiano dominato dalla sopraffazione del mercato su ogni ambito di vita…capita sempre più spesso che i divisati commettano, trascinati da un certo delirio d’onnipotenza e aggiungerei certezza quasi assoluta d’impunità, le peggiori efferatezze (Marcello Lonzi ucciso di botte in carcere, Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi, Carlo Giuliani, ecc…) senza che la “giustizia” (non altro che il diritto del più forte gestito a mezzo del monopolio della violenza) facesse alcun ché; in questi frangenti e alla luce di questi fatti è possibile che qualcuno, stomacato da tutto ciò, decida di ingaggiare una sua personale battaglia, utilizzando gli stessi mezzi che solitamente sono ritorti verso di lui, contro il “sistema”, guidato dal suo senso di giustizia, dalla sua Volontà, mettendo in gioco il suo corpo e la sua esistenza. Potrai, potrete giudicare tutto ciò come criminale, velleitario, illegittimo, stupido, pura violenza, delinquenza…ma ciò non gli toglie legittimità, quella legittimità che l’agente riconosce ala sua azione, non in base a pretesi “valori” trascendentali quali giustizia (cos’è?), rispetto (cos’è?) e cose di questo genere, ma rispetto ai suoi significati ascritti ai su detti significanti (appunto giustizia e rispetto…). Ogni epoca (come ogni individuo) ha i suoi modelli valoriali, che spesso confliggono con quelli passati e che configgeranno quasi certamente con quelli futuri…quindi basta con le trascendenze…gli dei li lasciamo volentieri ai preti…Ognuno lotta per ciò che ritiene giusto nella maniera che più gli alligna, senza dogmatismi ma comunque convinto di fare la cosa giusta. Mi scuso per la variazione sul tema.
Detto ciò se vorrai attraccare nuovamente al nostro porto sii il ben venuto…dopo tutto anche in quest’antro di pericolosi esaltati mentali un bicchiere di vino non si nega a nessuno ;-).
Saluti, Evjenij.
rileggendo, mi rendo conto di essere stato inutilmente aggressivo e polemico.
sono i rischi della comunicazione elettronica.
non frugo, leggo e commento, questo dovrebbe essere lo scopo di un blog.
ho grande rispetto per gli anarchici, ma una dichiarazione di odio, anche se giustificato, mi lascia comunque sgomento.
un odio “a freddo”, veicolato da un link da guardare davanti ad uno schermo, secondo me è triste, fine a se stesso, dannoso perchè logora dentro, fa più male a chi lo prova che a chi lo riceve.
tralasciando il fatto che il blog è autogestito da molte/i compagne/i, quando muore qualcuno di loro posso solo pensare alle botte, ai manganelli, alle torture e agli stupri che questi “poveri cristi”, come li definisci tu, hanno perpetrato in nome dell’ordine pubblico e del vivere democratico negli ultimi decenni e non solo…non so quale sia il tuo orientamento politico per venire a frugare in questo blog (che se non ci avessi fatto caso, ripeto, è gestito da dei “poveri anticristi”), ma noi anarchici siamo antimilitaristi, siamo contro chiunque brandisca un arma a difesa di questa società…loro hanno scelto di indossare una divisa, noi no
sono soddisfazioni da ritardato mentale.. non sei meglio di chi si esaltano a guardare raffaella carrà.. gioisci per dei poveri cristi sul tuo bel blog e intanto il mondo va avanti come e peggio di prima.. ti faccio un paragone che dovresti capire: non si gioisce per uno che muore come non si gioisce per uno che va in galera