Marco Camenisch sulla manifestazione antinucleare del 29 novembre a Zurigo

Per la demo antiatomo del 29.11.08 a Zurigo

Anzitutto voglio presentarmi e chiarire:

Non assassino, non terrorista, assassino e terrorista è lo stato atomico ed il capitale!!!

Un caro saluto a voi tutte/i. Voi state marciando e vi esprimete con
molti colori contro il rinascimento atomico. Apparteniamo tutte/i alla
resistenza contro l’unità inscindibile tra bomba atomica e centrali
atomiche e tante/i tra voi appartenete al rinascimento di questa
resistenza. Dunque ci siamo, è vero e reale, non abbiamo alcuna ragione
di scoraggiamento e di rassegnazione. Dopo le prime nuove demo ed altre
azioni dirette in Svizzera, anche insieme con amiche e amici resistenti
della Germania e dell’Austria, dopo Gorleben, dove i media erano
costretti a dare la notizia dell’aumento della gente che protesta, non
abbiamo alcuna ragione alla rassegnazione. Al contrario:

Resistere è un dovere, passività e rassegnazione è complicità.

Questo, a maggior ragione in questi tempi della crisi generale
sempre più acuta della vita e della sopravvivenza sul nostro pianeta,
addirittura del pianeta stesso. Una delle espressioni importanti è la
crisi del capitale sempre più acuta ed irrimediabile. Non crediamo al
pathos e agli sbracciamenti delle teste d’uovo delle economie
imperialiste che sostengono "non è la fine del capitalismo." Non
crediamo a questa ridicola cortina di nebbia dei capitalisti Svizzeri e
del loro teatrino democratico mediale e politico, che i Bonus e gli
stipendi "esagerati" di certi manager, queste minuscole bricioline
delle casse per le spesucce delle imprese, sono colpevoli di quello che
con ostinazione e mentendo definiscono solo come "crisi finanziaria".
Esattamente, come non dobbiamo credere alle menzogne imbecilli e
ciniche della mafia dell’atomo che la tecnologia atomica sarebbe
"pulita" e parte della soluzione alla crisi e alla distruzione
ecologica. Grazie ai capitalisti dominanti ed al sistema esistente, per
la prima volta in terra negli ultimi sessanta anni esiste una forma di
vita capace di distruggere totalmente se stessa ed il resto. E lo sta
facendo in modo risoluto. Ed è già molto progredita su questa via.
Grazie alla tecnologia atomica! Ma non solo!
Perciò dobbiamo affrontare anche tutto il resto, con urgenza e serietà.
Domandarci, se poi essere contro l’atomico serve a qualcosa, senza
essere, per esempio, anche contro la biotech e la nanotech, oppure la
follia della mobilità. Se poi l’essere contro l’atomico serve
effettivamente a qualcosa, senza essere anche contro questo sistema di
crisi stesso. Siamo coscienti che la nanotech, la biotech, ma anche
l’illusione delle "energie alternative", servirebbero, in effetti, solo
al mantenimento, al prolungamento della vita di questo sistema che per
sé esclude la possibilità della durevolezza? Può diventare alternativo
quanto vuole, questo sistema deve in ogni modo nutrirsi di tutto ciò
che è alla sua portata, è costretto a sacrificare sull’altare del
progresso economico tutte le forme di vita ed il pianeta stesso, anche
senza tecnologia atomica. Allora, se per esempio parliamo di energie
alternative, dovremmo promuoverle solo ed esclusivamente come mezzo e
via per smorzare le coazioni e le dipendenze sistemiche economiche,
tecnologiche, sociali e politiche per, per quanto possibile, evitare o
almeno lenire i tagli catastrofici prodotti da una repentina assenza di
tutte le cose e strutture mortifere che ci hanno costretti alla loro
dipendenza. Allora, se parliamo di superamento della tecnologia
atomica, dovremmo parlare anche del superamento di questo sistema.
Poiché, anche se suona semplicistica, la semplice verità è:

Questo sistema non ha errori, è l’errore! Il capitalismo non ha errori, è l’errore!

Sì, il clima cambia – la guerra resta. Resta e diventa sempre più
acuta. La sua espressione repressiva diventa sempre più acuta. Si
acutizza con la crisi e ne precede l’acutizzazione, come
controinsurrezione preventiva interna, anche sotto forma dello Stato
atomico. Voi qui siete tutte/i potenziali terroriste/i. Tante/i di voi,
nel caso di un’emergenza, se tutto va bene sparirete in qualche campo
di detenzione secondo le liste in parte già stilate. Che sarà per un
incidente atomico tipo Chernobyl nella vostra vicinanza, che sarà per
qualche altro scenario di catastrofe sempre più probabile, lo Stato
dell’atomo Svizzero rastrellerà tante/i di voi che ora siete qui e
tanta altra gente con le truppe internazionali e, nel migliore dei
casi, v’internerà. Con truppe internazionali e piani, con i quali già
da ora si schierano contro il "terrorismo" in occasione del WEF e di
altri megaeventi come quello sportivo dell’Euro 08… In Italia il
governo Berlusconi ha reso esecutivo il "Segreto di Stato" sulle
costruzioni di nuove centrali atomiche e depositi di scorie, un decreto
firmato da Prodi… Conoscete la militarizzazione degli inceneritori e
dei depositi dei rifiuti urbani. Vi sono anche noti i progetti delle
dighe in Turchia, in Cina e tanti altri. Dicono "interesse nazionale
strategico", "bene comune", pace, democrazia, protezione delle
popolazioni, progresso, ed intendono i loro interessi, espropri,
controllo e militarizzazione della società, deportazioni e genocidio.
Dicono "lotta al terrorismo", teppismo, facinorosi e black-bloc
violenti e predisposti alla violenza, ma intendono tutte/i voi, noi
tutte/i, il popolo, noi oppresse/i, impoverite/i, avvelenate/i,
private/i d’ogni diritto, intendono le nostre contestazioni. Siatene
coscienti. Preparatevi. Non lasciate che vi dividano, vi paralizzino,
vi rendano impotenti nella ridicola discussione violenza-violenza, che
vi è imposta da un sistema e lacchè permeati d’una violenza infinita
totalmente ingiustificabile.

Le soluzioni, cari compagni e amici, care compagne e amiche nella
lotta, cara gente che resistete, non le troviamo all’interno del
contesto assassinio dello Stato e del capitale, all’interno delle sue
istituzioni, dei suoi coinvolgimenti e sviluppi, ma altrove: nel
superamento dello Stato e del capitale, nell’opposizione contro l’atomo
e le altre tecnologie, un’opposizione interna ad una tendenza verso un
cambio sociale, interna ad una tendenza verso la sovversione del
sistema di dominio esistente, con ogni esperienza, mezzo e metodo
necessario.

Non assassino, non terrorista, assassino e terrorista è lo stato atomico ed il capitale!!!

Per la lotta di classe e la rivoluzione integrale, libertà e giustizia – solidarietà internazionale!!!

Distruzione a tutte le galere!!!

marco camenisch
prigioniero anarchico della mafia dell’oligarchia e dell’atomo
Pöschwies, Regensdorf, Zurigo, 9.11.08